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Allagamenti in città, Pasquariello e Ucci: ‘Ci si sarebbe dovuti attrezzare!’

Scritto da il 17 settembre 2009 alle 11:01 e archiviato sotto la voce Politica, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Pasquariello_MarioRiceviamo e pubblichiamo
Con riferimento agli allagamenti che, in seguito al violento temporale di domenica scorsa, hanno interessato vari punti della nostra città (Via Ponticelli, area dell’Arco Traiano, sottopassaggio di Via Vittime di Nassirya, Contrada Cellarulo) ed in particolare la zona di Via Napoli è doveroso fare delle considerazioni.
Se, infatti, è necessario adoperarsi immediatamente affinchè tali eventi non abbiano più a verificarsi non si può sottacere (come qualche assessore vorrebbe fare, magari andando a cercare presunte responsabilità che si perderebbero nella “notte dei tempi”) che quello che è accaduto è anche dovuto ad un comportamento, per così dire, “leggero” dell’Amministrazione in carica.
Invero, che alcune zone della nostra città, in primis la parte di Via Napoli antistante il campo sportivo “Meomartini”, potessero essere soggette ad allagamento in caso di violenti temporali è cosa da tempo risaputa.
Dunque, ci si sarebbe dovuti “attrezzare”!
Per esperienza personale ricordiamo che, proprio in virtù di quanto anzi detto, la precedente Amministrazione guidata dal Sindaco D’Alessandro aveva commissionato alla GESESA (per un importo di euro 250.000,00) la manutenzione e la pulizia delle griglie e delle bocche di lupo presenti in città.
La manutenzione e pulizia veniva effettuata almeno due volte all’anno nelle zone cosiddette “a rischio” ed almeno una volta all’anno in tutti gli altri punti della città.
Era stabilito un dettagliato programma di lavoro che, quotidianamente, la GESESA comunicava per iscritto al Settore Lavori Pubblici (che provvedeva agli opportuni controlli) ed al Comando dei Vigili Urbani (perché fornisse il necessario ausilio nei punti interessati dai lavori).
I fanghi che risultavano dalla pulizia di griglie e bocche di lupo, essendo qualificati “rifiuti speciali”, erano avviati ad uno smaltimento speciale presso aziende a tanto autorizzate, come possono attestare le relative “bolle ecologiche”.
Ci domandiamo: tutto questo avviene oggi? Chi è incaricato della pulizia delle griglie e delle bocche di lupo? C’è un programma di lavoro in tal senso? E, se c’è, cosa prevede? Quante volte all’anno si effettua la suddetta pulizia? Chi controlla che ciò avvenga “come Dio comanda”? Ci sono i relativi report? In che modo si smaltiscono i rifiuti speciali risultanti dalla menzionata pulizia delle caditoie?
Abbiamo seri dubbi in proposito e nei prossimi giorni andremo al “fondo del problema” affinchè, passata la fase dell’emergenza, se ci sono responsabilità per i gravi fatti accaduti esse abbiano una “paternità” ma, soprattutto, perché si ponga attenzione alla soluzione definitiva del problema.
Nelle more, non possiamo non fare voti all’Amministrazione attiva affinchè, aldilà dei lavori di somma urgenza e della richiesta per il riconoscimento dello stato di calamità, possa prevedere interventi concreti e fattivi per tutti quei commercianti e quelle famiglie che sono stati “messi in ginocchio” da un evento che, sicuramente, poteva essere evitato.
Mario Pasquariello
Gianfranco Ucci
Consiglieri Comunali del PDL

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