In vista delle elezioni amministrative di giugno si cominciano a registrare i primi dissapori all’interno del Popolo della Libertà di San Leucio del Sannio. La polemica coinvolge due esponenti del partito di Berlusconi, il sindaco uscente Romeo Furno (candidato del Pdl alle ultime elezioni provinciali) e Gino Iannace (capogruppo Pdl in Consiglio Comunale) che non intende sostenere la ricandidatura dell’ex mastelliano.
“Il sindaco Furno – dichiara Gino Iannace – deve andare via, ha oramai dimostrato i limiti umani e politici, è oramai figura logorata che ha esaurito ogni forma di entusiasmo e passione civile. Al sindaco Furno io ho dato una possibilità, quella di competere per un seggio al Consiglio Provinciale: è stato bocciato dai sanleuciani.
Occorre rinnovare il modo di fare politica nella nostra provincia – seguita il consigliere del PdL – e si deve cominciare dai piccoli comuni. Persone cha hanno buttato al vento ingenti risorse pubbliche per incapacità e ignoranza non possono pretendere di continuare a gestire la cosa pubblica per altro tempo, continuando a danneggiare i cittadini. Per sgombrare il campo da ogni equivoco, e dare la possibilità di creare una lista omogenea e competitiva per le elezioni amministrative, propongo a tutti i consiglieri comunali di presentare una sfiducia al sindaco Furno.
Un commissario per poco più di trenta giorni non sarà un cosa cattiva e aiuterà a fare chiarezza. Allora chi vuole che il sindaco Furno vada a casa e ci sia rinnovamento vero, firmi con me le dimissioni da consigliere comunale. Chi non lo farà allora, sta lavorando perché a San Leucio nulla cambi, ma almeno da oggi in poi giochiamo a viso aperto”.