In occasione della Sedicesima Settimana della Cultura Scientifica e della Creatività Studentesca……la Città… di Benevento si è tenuto, oggi 12 maggio alle ore 11,00, presso la Sala Conferenze un incontro dal titolo “Alla scoperta delle nostre radici”.
All’incontro, aperto a tutta la comunità, hanno partecipato tutti gli alunni della scuola e un nutrito gruppo di genitori.
A discutere sull’argomento sono intervenuti: Maria Angela Fucci, Dirigente scolastico, Giovanni Fusco, Assessore al Comune di Ponte, Mario De Tommasi, Direttore dell’Istituto Demo-etno-agriculturale del Sannio, Angelo Antonio Scarinzi, Professore dell’Istituto.
Dovendo parlare di territori ed identità la Dirigente ha letto ai ragazzi alcuni passi del libro “Canto di un immigrato alla terra adottiva – Ponte 1913/2013” scritto dal professore Scarinzi ed edito da Ideas Edizioni. Una scelta fatta, perché come lei ha dichiarato “Nei nostri territori non si deve più parlare di integrazione ma di inclusione. Dobbiamo abituarci ad uno scambio reciproco delle tradizioni e ad una condivisione di queste, solo così possiamo crescere sia culturalmente che professionalmente”.
“Come per prepararsi ad un campionato i calciatori fanno un buon riscaldamento così voi dovete vedere la Scuola come un allenamento che vi sta preparando ad affrontare la vita” ha utilizzato una metafora calcistica Giovanni Fusco, ha invece preferito l’alimentazione Mario De Tommasi “Non vi dimenticate cha la tradizione è un’innovazione ben riuscita, il pane lievitato e cotto in forni a legna non ha sempre fatto parte della nostra alimentazione eppure oggi lo eleggiamo come una nostra bandiera alimentare. Quando fate ricerca antropologica dovete mettere da parte l’etnocentrismo e guardare oltre il vostro “campanile”. Non dovete trascurare nessun dettaglio e prendere in considerazione sia i documenti storici che le fonti orali”.
Con l’intervento del professore Scarinzi si è entrato nel vivo del dibattito, si è parlato di Ponte, della sua storia, della storia della Scuola e di quanto si è fatto per il recupero delle tradizioni locali. E si è parlato di quella “città” tema della settimana scientifica e che fa da sfondo alle nostre giornate:
Fermata Città, allora iniziamo ad immaginarla, la corriamo, la fermiamo, la fotografiamo, la guardiamo, la scopriamo, la ascoltiamo, la viviamo e quante altre cose ancora.. è infinita, è bellissima….parliamogli sottovoce, sentiamola davvero nostra…….la Città….