Dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri della norma già definita “salva precari” Daniela Basile, coordinatrice del Comitato Insegnanti Precari del Sannio, rivolge una serie di interrogativi agli esponenti istituzionali della maggioranza.
‘La soluzione presentata dal Ministro Gelmini – si legge nella nota – recentemente avallata dai sindacati Snals, Uil e Cisl ancora una volta evidenziano un elemento predominante: la mancanza di interazione e di comunicazione con le parti sociali interessate: i lavoratori precari.
Mentre i sindacati sordi lodano l’eccezionale manovra che finalmente ha posto rimedio a un problema tanto grave e delicato, i precari di tutta Italia a gran voce bocciano un emendamento che non regala nulla e che decreta il loro licenziamento. Grave ancor di più è il fatto che questi sindacati abbiano avallato e si siano resi complici di tal scempio nonostante i propri tesserati e non solo gli chiedessero di non accettare.
Una cosa va chiarita il lavoratore precario dopo due anni di lavoro e di servizio prestato per lo Stato di diritto ha maturato una indennità di disoccupazione che l’Inps eroga per 8 mesi o un anno a seconda dell’età .
Per verificare la veridicità di quanto affermato basta visitare il sito dell’Inps alla voce ” Indennità di disoccupazione ordinaria”. In virtù di quanto affermato va precisato che il Governo non regalerà nulla al lavoratore se non quanto gli spetta di diritto.
Gli saranno elargiti solo 12 punti ma nel contempo sarà obbligato ad accettare tutte le supplenze, pena la perdita dei diritti acquisiti col lavoro: l’indennità di disoccupazione. Sarà praticamente e di fatto ingabbiato in una logica di sfruttamento lavorativo.
Il Ministro Gelmini, che già lo scorso anno ha clamorosamente fatto errori di calcolo facendo credere ai tutti, compreso i deputati pidiellini, che non ci
sarebbero stati licenziamenti, dichiara che il prossimo anno tutti i precari
ritornerebbero a lavorare e che la situazione ritornerà stabile.
Facendo qualche calcolo però, il quadro è diverso perchè per il prossimo anno sono previsti ulteriori 42000 tagli che sono incompatibili con la teoria della stabilità tanto decantata.
In virtù di questo ci chiediamo una cosa: i senatori Izzo e Viespoli e la deputata De Girolamo, che in questi giorni hanno espresso solidarietà nei nostri confronti e hanno manifestato la volontà di interessarsi al problema e di confrontarsi coi lavoratori, come si comporteranno nel momento in cui dovranno votare l’emendamento salva precari in Parlamento?
Ascolteranno le richieste dei lavoratori con cui hanno solidarizzato o piuttosto si adegueranno alle scelte di partito votando a favore? Intanto il nuovo anno
scolastico è cominciato: gli alunni faranno lezione in aule piccole e sovraffollate in una zona sismica.
Pertanto facciamo appello ai genitori di verificare che gli istituti siano muniti di certificazioni idonee rilasciate dall’Asl e di denunciare alle autorità competenti i casi di illegalità. Noi lavoratori precari oramai disoccupati ci attiveremo in tal senso ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti data l’estensione del territorio.
Se si vogliono evitare episodi gravi come quelli di San Giuliano e dell’Abruzzo bisogna attivarsi insieme.