Questa mattina così come annunciato, il Segretario Nazionale dell’UDC, Lorenzo Cesa, accompagnato dal Segretario provinciale Gennaro Santamaria, e dal deputato partenopeo Nunzio Testa, si sono recati a fare visita ai dimostranti presso il Provveditorato agli Studi di Benevento.
Il Segretario Cesa incontrando i manifestanti ha espresso loro tutta la solidarietà personale e del partito per la dura lotta che gli stessi stanno sostenendo.
“Come UDC – ha detto il Segretario Nazionale – in tempi non sospetti abbiamo denunciato il pericolo della riforma Gelmini. Tale riforma, infatti – ha proseguito Cesa – non corrisponde ad un disegno organico di ristrutturazione della Scuola e dell’ Università, ma asseconda solo la struttura del bilancio costruita dal Ministro Tremonti. A pagare oggi, sono i precari della Scuola e dell’Università, domani saranno gli alunni e gli studenti della nostra Scuola e della nostra nostra Università. Un paese che non sa fare giusti investimenti nella formazione e nella ricerca è un Paese destinato alla sconfitta nel processo di concorrenza globale.
Assumiamo l’impegno come partito – ha concluso Cesa – a porre in essere tutte le azioni per tentare di modificare il processo posto in essere dal Governo. Pur apprezzando gli ultimi tentativi, posti in essere da parte del Ministro e della Regione Campania, per tentare di risolvere il problema, comprendo il rammarico espresso dai precari in quanto la soluzione ipotizzata risolverebbe solo in parte e temporaneamente la questione occupazionale.
Meglio sarebbe, quindi, tentare una revisione del progetto della Gelmini cercando di rimettere nel circuito scolastico le professionalità che in questi anni si sono formate”.
Maria Star ha detto: «C’è stata una strumentalizzazione pesante da parte della sinistra che ha cercato di far credere che la piaga sociale del precariato abbia origine con questo Governo». Negli anni ’80 e ’90 si è proceduto ad abilitazioni di massa. 125.000 persone sono entrate nelle graduatorie e altrettante sono state chiamate a fare supplenze brevi senza aver superato concorsi. «La scuola è stata trattata come un ammortizzatore sociale e oggi se ne pagano le conseguenze». Lei Come al solito accusa la Sinistra, come se la Sinistra di oggi fosse la stessa di 20 o 30 anni fa. Ma i conti in tasca loro del Governo attuale se li sono fatti più che bene!E non sono certo migliori di chi li ha preceduti in Sessant’anni! Intanto il mercatificio di Abilitazioni a noi è costato molti soldi, anni e anni di studio e anni e anni di precariato e di esperienza che lei non ha e non ha mai fatto prima di ricoprire una carica così importante. Vergogna! Vogliamo Umberto Eco alla Pubblica Istruzione