In sala stampa si è presentato anche il presidente del Benevento Calcio, Oreste Vigorito, per un saluto e una raccomandazione.

“Sarà un’altra stagione difficile. Quello che è capitato ieri sera a uno squadrone come l’Avellino potrebbe capitare anche a noi. Vi chiedo di starci vicino. Stiamo cercando di andare avanti nel progetto con le nostre risorse. Abbiamo abbassato l’età media della squadra, ma non abbiamo preso bambini da mandare in campo. Non significa che non saremo competitivi. Le critiche dovranno esserci, ma devono essere costruttive.
Vi chiedo di essere attenti osservatori e di non creare aspettative inutili. L’anno scorso siamo stati fortunati ad arrivare in semifinale per i problemi da cui partivamo.
Non abbiate dubbi sulla nostra presenza, abbiamo gli occhi aperti. Ognuno all’interno di questa società ha un ruolo ben definito e il presidente è tornato a fare il presidente e ad avere il pieno controllo della società.
ABBONAMENTI – I tifosi hanno risposto con un numero di abbonamenti che è un record per la Serie C. Il 20/25 % dei nostri abbonati viene dalla provincia e ciò ci inorgoglisce molto. Abbiamo favorito i ragazzi e le donne e questa politica ha dato dei frutti importanti. Vedere stasera tanta gente allo stadio e tanta partecipazione mi emoziona. Non è un fattore economico. Apprezzo il sacrificio.”.
NEL SOLCO DI CIRO – I giovani usciti dal nostro vivaio che giocano in prima squadra hanno voglia di fare bene e di sudare la maglia. E penso che stasera si sia visto. Questo Benevento è quello che voleva lui (riferimento al fratello Ciro). Il nostro settore giovanile ha un costo pari a quello di una società di bassa Serie C. Mi sono dato tre anni per riportare nuovamente in alto il Benevento. Abbiamo confermato tutti i giovani che hanno fatto bene la scorsa stagione, innestandone qualche altro come Nunziante e Prisco. Sono tutti ragazzi di talento e devono essere loro a farci recuperare il sogno di prima. Solo dopo potranno andarsene. Prima ci sono stati degli impedimenti che non hanno consentito di avviare questo progetto. Adesso il fiume sbocca finalmente a mare”.

di Edoardo Porcaro