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Carabinieri, otto arresti. Sono accusati di furti in abitazioni, bar, aziende e tabacchi

Scritto da il 19 giugno 2024 alle 07:58 e archiviato sotto la voce Cronaca, Primo Piano. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Sei persone in carcere e due ai domiciliari. Inchiesta della Procura della Repubblica di Benevento
Questa mattina, all’esito di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Benevento hanno dato esecuzione ad una misura cautelare personale, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Benevento su richiesta della locale Procura, nei confronti di otto soggetti, sottoposti rispettivamente sei alla “custodia cautelare in carcere” e due agli “arresti domiciliari”, poiché gravemente indiziati a vario titolo dei reati di “associazione a delinquere dedita alla commissione più delitti di furto pluriaggravato e furto in abitazione”, “ricettazione”, “simulazione di reato” e “falsità materiale”.La complessa attività di indagine, coordinata dalla Procura di Benevento, condotta mediante l’assunzione di sommarie informazioni conseguenti alle querele sporte dalle persone offese, l’acquisizione di copiosa documentazione, l’esecuzione di attività di osservazione controllo e pedinamento, l’esecuzione di intercettazioni telefoniche e ambientali, l’esame di tabulati telefonici, installazione di telecamere, consentiva di acquisire significativi e convergenti elementi indiziari nei confronti di un sodalizio criminale, composto da soggetti stranieri provenienti dai campi rom di Giugliano in Campania e Napoli Secondigliano che commettevano materialmente i delitti, introducendosi furtivamente in bar/tabacchi, esercizi commerciali ed abitazioni, utilizzando per l’occasione veicoli intestati fittiziamente a terzi sui quali venivano collocate targhe alterate o precedentemente asportate da altri veicoli.

Gravi indizi di colpevolezza sono stati acquisiti in ordine alla circostanza che del sodalizio facevano parte anche soggetti italiani, gestori di concessionarie auto, che rifornivano il gruppo nomade di autovetture da impiegare per la commissione dei reati fine, impegnandosi anche per trovare intestatari fittizi. Altri sodali, oggi arrestati, si prestavano dietro compenso all’intestazione delle autovetture poi impiegate dai membri del sodalizio. L’organizzazione poteva contare anche sulla collaborazione di un meccanico compiacente che si prestava ad effettuare lavori di potenziamento delle vetture, poi impiegate per la commissione dei reati nonché si adoperava per fornire agli stessi assistenza in caso di guasti delle medesime auto; le vetture preparate dal meccanico – su richiesta del gruppo – dovevano essere veloci per resistere ad eventuali inseguimenti dei Carabinieri e robuste all’occorrenza per poter speronare i veicoli delle forze dell’ordine in caso di tentativi di arresto.

Le indagini, coordinate dalla Procura, traevano origine da un’attività di analisi avviata nel mese di Ottobre 2022 e condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Benevento, attraverso la quale veniva intrapresa un’attività di monitoraggio del fenomeno dei furti nelle rivendite di generi di monopolio (bar tabacchi e tabaccherie). Gravi indizi in ordine alla responsabilità degli arrestati venivano raccolti in relazione ai furti di generi di monopolio avvenuti il 24 dicembre 2022, rispettivamente presso il distributore Repsol posto sulla strada statale 372 Telesina nel Comune di Paupisi e presso il Distributore Tamoil posto sulla medesima arteria stradale del comune di Puglianello. In particolare i Carabinieri esaminando una serie di episodi criminali analoghi, individuavano compiutamente il veicolo Audi A4 utilizzato dal gruppo criminale e mediante l’analisi dei sistemi di video-sorveglianza, pubblici e privati, accertavano che nella quasi totalità dei casi ogni azione criminosa era composta da quattro/cinque persone travisate; l’arco temporale in cui gli autori commettevano i furti rientrava principalmente nell’arco notturno; in tutti i reati consumati veniva riscontrata effrazione delle inferriate o porte d’ingresso ed in alcuni la realizzazione di veri e propri buchi per accedere negli ambienti dell’esercizio commerciale; gli obiettivi scelti dal gruppo criminale erano quasi sempre vicini a strade di scorrimento veloce che garantivano la fuga dei colpevoli.

Il 14 Gennaio 2023, il furto di 500 kg. di rame avvenuto presso un’azienda di Limatola, consentiva una svolta nell’attività investigativa, consentendo di concentrare le indagini sugli odierni arrestati. Nella circostanza, immediatamente dopo il furto di rame, i Carabinieri intercettavano sul posto un carro attrezzi, il cui conducente riferiva di essere stato contattato da un suo amico meccanico con la richiesta di prelevare un’auto in panne. All’interno del veicolo di grossa cilindrata i Carabinieri rinvenivano i suddetti cavi di rame nonché oggetti vari ed arnesi atto allo scasso. I successivi accertamenti consentivano di appurare che il veicolo Audi A4 trasportato sul carro attrezzi era il medesimo utilizzato per i citati furti nei bar tabacchi e che in quell’occasione precisa occasione i ladri ne avevano alterato la targa.

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