“Nonostante l’arrivo dell’inverno fosse prevedibile, l’amministrazione provinciale si fa trovare ancora una volta impreparata. In alcune aule dell’Istituto Calandra, quelle che ospitano gli studenti del Liceo Classico Giannone, i ragazzi, da più giorni, sono costretti a seguire le lezioni al freddo. Una situazione inaccettabile che oggi ha toccato il fondo: nelle aule sono state portate stufette elettriche, con cavi volanti in violazione delle più elementari norme di sicurezza”, lo dichiara il capogruppo di Forza Italia, Vincenzo Fuschini. “È una vergogna che si debba ricorrere a soluzioni improvvisate e pericolose per sopperire alla totale assenza di programmazione. Mentre si spendono sei milioni di euro per acquistare immobili, come il Calandra, senza una reale pianificazione, non si riesce a garantire nemmeno la manutenzione minima necessaria per affrontare l’inverno”, spiega il consigliere provinciale. Fuschini punta il dito contro le scelte amministrative: “L’acquisto del Calandra per una somma esorbitante di sei milioni di euro, quando sarebbe stato possibile fittarlo per 3-4 anni con soluzioni più economiche, dimostra una visione miope. Non si pensa che strutture di queste dimensioni e condizioni comporteranno costi di manutenzione sempre più alti. E intanto, nelle scuole già operative, gli studenti sono lasciati al freddo. L’assenza di riscaldamento è il simbolo di un’amministrazione che non sa pianificare e che ignora i bisogni quotidiani dei nostri studenti. Il rischio per l’incolumità di ragazzi e personale scolastico, con cavi elettrici volanti nelle aule, è un fatto gravissimo che non può passare sotto silenzio”, aggiunge. “Forza Italia chiede un intervento immediato per ripristinare il riscaldamento e un cambio di passo nella gestione dell’edilizia scolastica. Non è accettabile che gli studenti siano trattati con questa superficialità – conclude Fuschini –. Speriamo che, oltre all’IIS Telesi@ di Telese e al Calandra di Benevento, non si aggiungano altre scuole che versano nelle stesse condizioni. Intanto, chiediamo che la Provincia affronti con serietà e tempestività queste emergenze. Il diritto allo studio passa anche da scuole sicure e dignitose”.