Si è svolta in Piazza Risorgimento l’annunciata manifestazione di Patrizia Sannino, Garante delle persone private della libertà personale per la Provincia di Benevento, in contemporanea a quelle promosse in altre 86 piazze italiane dalla Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà personale, sul tema: “Sui suicidi in carcere servono interventi urgenti”.
La Garante Sannino, che era attorniata dai Rappresentanti dell’Associazione Rete sociale, della Camera penale di Benevento, dei Giuristi democratici – sezione territoriale di Benevento, dell’Associazione sbarre di zucchero, dell’Associazione Gramigna, ha dapprima letto un documento della Conferenza nazionale.
Ricordato che nei giorni scorsi il Presidente della repubblica Sergio Mattarella aveva sollecitato misure atte a bloccare lo stillicidio dei suicidi tra le mura carcerarie, la Conferenza dei Garanti ha rivolto un appello a tutte le Istituzioni volto ad «analizzare e decifrare il drammatico fenomeno del sovraffollamento carcerario», ritenuta la causa scatenante del fenomeno dei gesti autolesionistici. La Conferenza dei Garanti, nel ribadire, ancora una volta, forza l’impellente necessità di interventi urgenti, ha ricordato che «la maggioranza dei detenuti vive, per oltre 20 ore al giorno, in celle sovraffollate, dalle quali esce solo nelle cd. “ore d’aria”. Questo rappresenta, senza dubbio, una patente violazione dei principi e delle garanzie riconosciute dalla nostra Carta costituzionale e dall’Ordinamento penitenziario in carcere».
La Conferenza dei Garanti ha quindi richiesto ai Parlamentari e al Ministro di Giustizia di adottare «norme specifiche ed urgenti», tra le quali le «misure alternative alla detenzione rendendo efficiente ed efficace la Giurisdizione di Sorveglianza, anche destinando maggiori risorse. In effetti, sono diverse migliaia i detenuti con una condanna definitiva inferiore o pari a tre anni di reclusione».
Citando un documento del 1949 firmato da Piero Calamandrei, la Conferenza dei Garanti ha quindi chiesto agli eletti nei Consigli regionali, comunali e provinciali di visitare le carceri, perché – “bisogna vederle, bisogna esserci stati, per rendersene conto”».
La Garante Sannino ha quindi letto un Promemoria redatto da Samuele Ciambriello, Garante per la Regione Campania dei diritti dei detenuti. Il documento Ciambriello, con il titolo: “Eventi critici nell’anno 2023 degli Istituti penitenziari campani”, elenca i seguenti dati:
5 SUICIDI: 3 nella provincia di Caserta e 2 nella provincia di Napoli;
32 DECESSI DI MORTE NATURALE: 2 nella provincia di Avellino, 2 nella provincia di Caserta, 1 nella provincia di Benevento, 1 nella provincia di Salerno e 26 nella provincia di Napoli;
156 TENTATIVI DI SUICIDIO: 27 nella provincia di Avellino, 27 nella provincia di Caserta, 19 nella provincia di Benevento, 32 nella provincia di Salerno e 51 nella provincia di Napoli;
1.330 ATTI DI AUTOLESIONISMO: 134 nella provincia di Avellino, 283 nella provincia di Caserta, 68 nella provincia di Benevento, 218 nella provincia di Salerno e 597 nella provincia di Napoli;
938 SCIOPERI DELLA FAME E/O SETE: 185 nella provincia di Avellino, 267 nella provincia di Caserta, 72 nella provincia di Benevento, 78 nella provincia di Salerno e 336 nella provincia di Napoli;
Quindi la Garante Sannino ha letto i nomi dei detenuti che si sono suicidati nelle Carceri italiane nel 2024, quelli morti per altre cause, ed infine i nomi degli Agenti della Polizia Penitenziaria che si sono tolti la vita. 2024, quelli morti per altre cause, ed infine i nomi degli Agenti della Polizia Penitenziaria che si sono tolti la vita.