Nove anni fa, il 15 ottobre 2015, una tragedia ha colpito il cuore della Campania e, in particolare, la provincia di Benevento, lasciando una cicatrice indelebile nella memoria della nostra comunità.
Fortissime piogge causarono l’esondazione dei fiumi Calore, Sabato e Tammaro. Benevento e altri centri del Sannio come San Giorgio la Molara, Solopaca, Paupisi, Montesarchio, Airola, Pietrelcina e Ponte furono danneggiati con danni per oltre 121 milioni di euro.
L’impatto su agricoltura, allevamenti e sul settore industriale è stato devastante, ma ancor più dolorose sono state le perdite umane. Si contarono due vittime, che ancora oggi ricordiamo: una signora settantenne di Pago Veiano, travolta dalla piena del Tammaro, e un uomo di Varoni di Montesarchio, che perse la vita mentre tentava di liberare lo scantinato dal fango.
Sicurezza e Prevenzione: È fondamentale riflettere su queste tragedie per ricordare che la natura può essere impetuosa e imprevedibile. I tragici eventi di Benevento sottolineano l’estrema importanza di prestare attenzione alle allerte meteo e di seguire scrupolosamente le indicazioni delle autorità e della Protezione Civile. In particolare, ricordiamo che durante forti piogge occorre evitare di accedere ai sottopassi e agli scantinati: questi posti possono rapidamente trasformarsi in trappole mortali in caso di alluvioni.
Oggi, ricordiamo chi abbiamo perso e quanto sia importante lavorare insieme per prevenire future tragedie. La comunità di Benevento ha mostrato una straordinaria resilienza nel superare le conseguenze dell’alluvione, ma non dimentichiamo mai le lezioni apprese.