Il Presidente Lombardi ha osservato come in questi primi quindici giorni di agosto, caratterizzati dalla persistenza dell’Anticiclone Caronte con temperature altissime ben al di sopra della media stagionale e dalla siccità, si con sia verificato un preoccupante aumento del numero degli incendi boschivi e della superficie percorsa dal fuoco. Le fiamme, ha osservato ancora Lombardi, sono giunte a minacciare in più di una circostanza anche i centri abitati con la minaccia concreta per i residenti. «Si tratta – ha commentato Lombardi – di eventi, alcuni sicuramente dolosi, che si ripetono con drammatica regolarità nei mesi estivi, e che destano allarme nella pubblica opinione e sdegno per lo scempio dei nostri boschi e per i danni all’eco-sistema. Se non si lamentate vittime tra i cittadini è stato grazie al duro ed encomiabile lavoro svolto in questi giorni, in condizioni assai difficili e rischiose da tutti gli operatori dell’antincendio sia con i mezzi di terra che con i mezzi aerei, cui va la riconoscenza e la gratitudine di tutti i cittadini».
Per queste ragioni, Lombardi ha voluto inviare agli uomini dell’AIB dell’Ente Provincia, anche nel giorno di Ferragosto al lavoro presso il Centro Operativo di contrada San Cumano del capoluogo, il saluto ed il grazie per quanto hanno fatto nel territorio dei Comuni di loro competenza con il coordinamento del Dirigente del Settore Forestazione arch. Giancarlo Corsano e del Responsabile di Servizio arch. Michele Orsillo.
L’AIB della Provincia di Benevento in questo mese di agosto ha operato su 30 diversi fronti di fuoco, in pratica intervenendo in media due volte al giorno con le due Squadre di sei uomini ciascuna utilizzando i mezzi che sono stati implementati proprio nello scorso mese di ottobre grazie ad un finanziamento della Regione. Il fuoco ha divorato in questi primi quindici giorni di agosto nel solo territorio affidato alla competenza della Provincia complessivamente 15 ettari di bosco nei Comuni di Apollosa, Paduli, dove si sono registrati gli eventi più gravi ed estesi in quanto hanno rischiato di coinvolgere anche le abitazioni, nonché di Sant’Arcangelo Trimonte, Arpaise e Apice.