Cresce l’indignazione tra il corpo docente, il personale ATA e le famiglie degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Alberti di Benevento: la ragione è un cambio di rotta improvviso e ingiustificabile da parte delle autorità locali che ha stravolto i piani per il futuro dell’Istituto.
Il progetto iniziale prevedeva l’abbattimento dell’edificio scolastico attuale, sito in piazza Risorgimento, con la conseguente ricostruzione di una struttura moderna e funzionale e, nel frattempo, il trasferimento presso la ex sede universitaria di via Calandra della comunità scolastica.
Sopralluoghi di tecnici e personale della scuola, verifiche dei lavori, scambio di comunicazioni continue portavano verso una risoluzione rapida e serena degli eventi, fatto messo in evidenza anche da articoli della stampa locale che avevano ampiamente diffuso la notizia.
Questa decisione, però, è stata revocata repentinamente. Il motivo? L’edificio in via Calandra è stato destinato ad un altro istituto che non necessita di abbattimento e la cui ristrutturazione comporterà tempi di lavoro più brevi. Questo significherà che gli alunni dell’Alberti saranno in una prima fase divisi in due strutture e poi, quando i locali di via Calandra saranno lasciati liberi, si effettuerà per loro un secondo trasloco; come è facile intuire, questi spostamenti non solo causerebbero disagi non indifferenti a studenti, docenti e famiglie in termini logistici ed emotivi, ma potrebbero avere una ripercussione anche sulla stessa validità dell’anno scolastico, dal momento che si vocifera che questo secondo trasloco potrebbe avvenire addirittura durante la primavera, in pieno svolgimento delle attività didattiche.