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direttore Antonio De Cristofaro

Rione Libertà a Benevento. Sequestrano e torturano tre giovani, uno minorenne.

Scritto da il 9 marzo 2024 alle 10:24 e archiviato sotto la voce Cronaca, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

ella mattinata odierna, all’esito di attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, militari della Compagnia Carabinieri di Benevento e della Stazione Carabinieri di San Leucio del Sannio hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari custodiali emessa dal Giudice per le Indagini preliminari presso il Tribunale di Benevento nei confronti di quattro uomini, residenti in Benevento, uno condotto in carcere e gli altri tre sottoposti agli arresti domiciliari con controllo mediante braccialetto elettronico, tutti gravemente indiziati a vario titolo di reati di tortura, sequestro di persona e rapina, commessi in danno di tre giovani residenti in San Leucio del Sannio, uno dei quali minore degli anni diciotto.

L’indagine prendeva le mosse dal controllo di un’autovettura in San Leucio del Sannio, da parte di una pattuglia di militari della locale Stazione Carabinieri, avvenuto in tarda notte nel mese di Dicembre 2023; a bordo del veicolo, i Carabinieri trovavano tre persone di sesso maschile, un cinquantaduenne, un ventiduenne e, nel retro dell’abitacolo, un ventenne, il quale presentava segni di violenza sul volto; non credendo alla versione resa nell’immediatezza dai fermati circa la causa di tali lesioni, i Carabinieri ritenevano di approfondire e apprendevano come il ragazzo fosse stato percosso proprio dai due uomini presenti a bordo del veicolo, all’interno di un’abitazione ubicata in Benevento, dove ancora di trovavano due suoi amici, di cui uno minore degli anni diciotto, controllati da altri due individui, padre e figlio, che gli impedivano di uscire. Dopo alcuni minuti giungevano in San Leucio del Sannio gli altri due ragazzi  accompagnati da altre persone, i militari, avvertito il personale medico per le cure del caso ai giovani feriti,  acquisivano immediatamente primi importanti elementi utili alla ricostruzione di quanto accaduto, comprese immagini estrapolate da sistemi di videosorveglianza. Nel corso delle ulteriori indagini, svolte con il supporto del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Benevento, venivano, ascoltate le vittime e diverse persone informate sui fatti, analizzate immagini di videosorveglianza e documentazione bancaria ed acquisiti dati di traffico telefonico.

L’attività investigativa svolta consentiva di acquisire gravi indizi di colpevolezza  a carico delle quattro persone destinatarie della misura cautelare in ordine ai seguenti fatti: i tre giovani, recatisi presso un’abitazione ubicata in Benevento in Rione Libertà per risolvere pacificamente un litigio accaduto alcuni giorni prima con dei coetanei, erano stati sequestrati per diverse ore all’interno dell’abitazione, percossi e torturati, anche con l’uso di armi (tra cui coltelli ed un manganello), dai quattro uomini destinatari delle misure cautelari custodiali. Due dei giovani venivano sottoposti ad un trattamento degradante per la loro dignità per diverse ore nella notte tra il 17 e il 18 dicembre, in particolare venivano percossi ripetutamente con calci alla testa, con le sedie e il manganello, colpiti con il coltello e sottoposti ad ulteriori angherie tra cui costringerli a pulire il loro sangue ripetutamente per poi tornare a colpirli e ripetutamente simulare di bucargli le mani con il coltello, il tutto accompagnato da gravi minacce e offese. Uno dei giovani perdeva anche conoscenza ma non appena si riprendeva gli ordinavano di muoversi carponi sul pavimento e di emettere i versi di un cane e continuavano a colpirlo con calci fino a provocargli una defecazione spontanea, costringendolo poi a stare sul balcone per il cattivo odore che emanava. Da qui la contestazione del grave reato di tortura, previsto dall’art 613 bis commi 1 e 4 c.p., aggravato dalle lesioni oltre che dei reati di sequestro di persona e rapina.

Nel medesimo contesto, alle tre vittime venivano sottratti cellulare, somme di denaro contante e l’autovettura con la quale erano giunti in Benevento.Tale autovettura, in particolare, era stata utilizzata dai sequestratori per trasportare le persone offese presso degli sportelli bancari automatici e costringerle ad effettuare prelievi da conti correnti; proprio un prelievo di denaro era stato effettuato da una delle vittime, percossa e minacciata, in San Giorgio del Sannio appena pochi minuti prima rispetto al casuale intervento della pattuglia dei militari della locale Stazione Carabinieri che effettuava il controllo del veicolo.

Sulla scorta degli elementi raccolti, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, condividendo la richiesta della Procura, emetteva le misure cautelari oggi eseguite, in considerazione della estrema gravità dei fatti e del pericolo di reiterazione di reati della stessa specie di quelli accertati, applicando la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo, abitante all’interno dell’appartamento dove sono avvenute le torture, già gravato da precedenti, a differenza degli altri tre, sottoposti agli arresti domiciliari con dispositivi elettronici di controllo. In occasione dell’esecuzione, uno dei destinatari delle misure, è stato anche arrestato in flagranza per detenzione di diverse sostanze stupefacenti.

 

I provvedimenti oggi eseguiti sono misure cautelari personali, disposte in sede di indagini preliminari, avverso le quali sono ammessi mezzi di impugnazione; i destinatari delle stesse sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

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