La nazionale italiana torna a casa con 4 medaglie in totale.
In bacheca un argento, firmato da Matteo Betti nel fioretto maschile categoria A, e tre bronzi conquistati da Edoardo Giordan nella sciabola maschile A, Bebe Vio Grandis nel fioretto femminile B e dalla squadra di fioretto femminile composta da Andreea Mogos, Loredana Trigilia, Bebe Vio Grandis e dalla nostra Rossana Pasquino.
Resta un pizzico di rimpianto per quello che poteva arrivare e non è arrivato, ma il bilancio finale regala alla scherma paralimpica azzurra – guidata dal Coordinatore del settore, il nostro Maestro
Dino Meglio il miglior risultato nella storia della
Federazione Italiana Scherma come federazione integrata alle Paralimpiadi.
Erano infatti ben 28 anni, dall’edizione di Atlanta 1996 (quando i podi furono nove), che l’Italia non vinceva così tante medaglie ai Giochi nella scherma in carrozzina.
“Finisce così, con la peggiore prestazione che potessi immaginare…
Pare conti il percorso, dicono, e che la torta sia ancora lì. Ma inutile negare che volevo (volevamo) quella maledetta ciliegina… e che al momento non vedo neanche più la torta.
Gli ultimi mesi sono stati duri, troppe cose e troppa confusione. Ringrazio anche chi mi ha consentito di non essere in forma, mi hanno insegnato che, se prendo botte, a volte mi posso pure abbattere…
Grazie a chi è venuto in presenza, a chi ha tifato da casa, alla mia famiglia e ai miei amici, siete stati incredibili.
Au revoir Parigi, ti immaginavo più luminosa, ma ti ringrazio ugualmente.
E grazie a chi mi ha accompagnato durante questo percorso, solo noi sappiamo tutto… ha dichiaro la campionessa Rossana Pasquino.