All’interno della galleria Mondoromulo arte contemporanea due occasioni hanno reso lo spettatore protagonista della mostra Everything is possible.
Durante l’inaugurazione, ad esempio, si è svelata l’opera di Marianna Battipaglia dal titolo Il verso giusto, una tela ricoperta di nero con dei nastri che chiedevano al pubblico di essere rimossi per svelare il dipinto nascosto sotto la coltre nera; e come l’installazione BAROCCO POST-MODERNO del duo Syntropychaos che attraverso lo schermo rapisce lo spettatore per riportarlo in un mondo parallelo con un cortocircuito angosciante.
Ecco come il curatore Marco Amore ci parla di queste opere: “Il lavoro di Marianna Battipaglia, così come quello del duo Syntropychaos, sono caratterizzati da una qualità molto interessante: il loro aspetto ludico. Nel caso di Battipaglia, questa giocosità si manifesta attraverso il coinvolgimento diretto dello spettatore, che viene invitato a rivelare strati nascosti dell’opera attraverso la rimozione della patina esterna che la ricopre. Un processo che prosegue fino al raggiungimento del punto desiderato: sarà l’osservatore stesso, o gli osservatori collettivamente, a bilanciare il nero e il colore nel quadro, conferendogli la sua conformazione e connotazione estetica finale.
Nel caso del duo artistico Syntropychaos, l’approccio ludico si traduce nell’invito a immergersi in un altro mondo tramite un’installazione curata nei minimi dettagli e incentrata sempre sul colore. Attraverso l’utilizzo di un televisore a tubo catodico, la cui visione è compromessa dalla vicinanza richiesta dall’utilizzo delle cuffie, anch’esse orlate di merletto, si spinge lo spettatore a perdersi nei toni cromatici, protagonisti insieme al suono di questa installazione psichedelica. Anche il piccolo lavoro intitolato Fragole, posto in calce alla mostra, si distingue per la sua natura apertamente giocosa, completando così l’esperienza offerta dall’intera esposizione artistica.”
Le due sorelle Aureliana e Michela che compongono il duo artistico Syntropychaos raccontano così le loro opere in mostra: “l’installazione vuole essere una dis-simulazione spaziale e temporale di un ambiente nel quale tutto è familiare, eppure niente è quel che sembra: una realtà hackerata che non risponde più ai suoi stessi comandi, la cui armonia va in cortocircuito e l’inquietudine si insinua nello spettatore come una serpe attraverso lo schermo. Fragole è un appunto illustrato per aiutarci a ricordare che anche le cose più piccole e fragili, accogliendo la mutevolezza, possono ritrovare la forza e rifiorire.”
Ecco, inoltre le parole di Marianna su Il verso giusto: “C’è sempre un nuovo inizio dopo una fine; prima di arrivare ad una fine il più delle volte bisogna affrontare una fase in cui tutto deperisce e che permette effettivamente di valutare e realizzare cosa è importante. Il mutamento, specie quando indiretto, mi ha sempre affascinata; restare in disparte e osservare mentre si ri-scopre l’opera è anche chi eravamo prima di impolverarci.”
La collettiva Everything is possible ha avuto un enorme successo e per questo la chiusura della mostra è stata prorogata a sabato 13 aprile.