Ma più di ogni cosa credo sia la vittoria di una intera filiera istituzionale, un percorso nel quale ognuno ha svolto la sua parte, cominciando da Confindustria che prima con la presidenza Liverini e poi Vigorito, ha svolto con pazienza e costanza quel ruolo di collante e stimolo verso i soggetti decisionali, necessario e indispensabile per ottenere risultati.
Sono trascorsi quasi sei anni dal primo protocollo di intesa il 7 novembre 2018, tra Confindustria Benevento, Comune di Benevento e Unisannio con il quale si ponevano le basi per uno studio di pre fattibilità finalizzato alla realizzazione dello scalo merci, che ricordiamo prevede anche l’adeguamento della viabilità interna e della 90 bis dallo svincolo della tangenziale fino all’ingresso dell’area industriale.
Le imprese sono state le prime a dimostrare con dati alla mano un volume di merci movimentate sull’area di oltre 900 mila tonnellate all’anno, che giustificano ampiamente un investimento di tale portata.
Tanto più che l’area è già attraversata dai binari dell’alta velocità/capacità della Napoli Bari.
Avere uno scalo merci nella zona industriale porta enormi vantaggi non solo per gli importanti gruppi industriali già presenti, ma rende certamente più attrattiva l’area e come ho avuto modo di dire recentemente giustifica anche il sacrificio che l’opera impone al Sannio.