Queste le parole del tecnico del Benevento Matteo Andreoletti alla vigilia di Sorrento-Benevento, gara valevole per la nona giornata del girone C di Serie C.
“Non ci saranno rientri. Benedetti è quello più prossimo, ma non sarà tra i convocati contro il Sorrento. Pinato invece potrebbe rientrare con il Foggia.
Quanto pesa l’assenza di Pinato? E’ un calciatore importante, ma con la rosa che ho non posso permettermi di lamentarmi.
Con due attaccanti guadagni dal punto di vista della manovra, ma perdi in equilibrio.
So che veniamo da due pareggi e che vorremmo vincerle tutte. Questo però non è possibile. Sono soddisfatto della gara col Picerno perché nonostante gli errori dei miei calciatori ho visto che provano a fare quello che prepariamo in settimana. La squadra ci sta mettendo anima e cuore. Mi segue.
Stiamo valutando di giocare con un centrocampo a tre. Se è meglio che Agazzi sia maggiormente protetto? Se metti più sostanza devi inevitabilmente rinunciare alla qualità. Agazzi però è bravo sia in fase di costruzione che di intercetto.
Non solo il colpo di testa, le qualità migliori di Kubica sono la duttilità e il tiro dalla distanza. Ha tempi di inserimento e può giocare sia davanti alla difesa che un po’ più avanti. Era stato messo nel dimenticatoio. Voglio però sfruttare il suo entusiasmo ritrovato. Può esserci utile sia dall’inizio che a gara in corso. Ma è un elemento che tengo in considerazione.
Dobbiamo calarci nella categoria. Al momento ci sono squadre più avanti di noi col progetto tecnico. Il Sorrento, come il Picerno, è un’altra squadra avanti a noi. Hanno avuto qualche difficoltà iniziale, ma fanno un 4-3-3 interessante. Dobbiamo essere bravi a limitarli nel palleggio se vogliamo mandarli in difficoltà.
Dobbiamo ricordarci che le partite non si vincono col curriculum, con quanto fatto in passato, ma col lavoro e calandosi nella realtà.
Non dobbiamo perdere la nostra identità e cercare di avere sempre il dominio della partita. Ma quando non ci riusciamo non bisogna aver vergogna nel giocare sotto la linea della palla. Questo atteggiamento non lo considero una snaturalizzazione, ma in questo momento non siamo in grado di farlo per tutta la partita.
Non posso dire che sono contento, ma è importante anche contestualizzare. Con le difficoltà che stiamo avendo siamo secondi a tre punti dalla capolista, con una striscia positiva di sette gare su otto giocate.
Tello ha chiesto scusa. I tifosi vanno rispettati e hanno il diritto di protestare. Dal punto di vista delle prestazioni deve migliorare. Vorrei però che non dimenticaste che alcuni giocatori erano svuotati mentalmente e che avrebbero preferito andar via. Abbiamo fatto e stiamo facendo un gran lavoro mentale su di loro.
Terranova non è ancora pronto, ha bisogno di minutaggio e spero di dargliene nei minuti finali delle partite. Ciò dipenderà da come andranno le gare. Al momento si è deciso di dare minutaggio a calciatori come Ciano, Improta e Agazzi. Non posso farlo contemporaneamente con tutti, c’è bisogno di un compromesso. E in questo momento abbiamo trovato un buon equilibrio.
In difesa non reputo un problema il cambiamento di posizione. I giocatori che ho sono duttili. I gol li abbiamo preso a difesa schierata e sono il frutto di disattenzioni.
Sono abituato a prendermi le responsabilità e a mettermi in discussione. Le vostre opinioni le leggo sui giornali e per me contano. E’ un momento di confronto, dal quale è possibile notare ciò che non ho visto in campo, è uno sprone a crescere.
Non uso parafulmini per proteggere i calciatori. Le mie valutazioni sulle prestazioni della squadra dipendono probabilmente da parametri diversi che utilizzo rispetto a voi. Ad oggi la squadra ci sta mettendo intensità, aggressività e determinazione, oltre a crescere di gara in gara. Fin quando c’è questo per me va bene.
Penso partita per partita. Non posso fare diversamente. In campo andrà chi ha fatto bene nelle gare precedenti e nella settimana di allenamento. Tendo a schierare sempre la formazione migliore. In questo momento sto pensando solo al Sorrento, che viene da due vittorie consecutive, di cui una roboante con il Francavilla.
Capellini? E’ un titolare di questa squadra. La scelta di schierarlo o no dipende dal tipo di partita che dovremo fare. Nei duelli preferisco altri difensori a Riccardo che, invece, può dare di più quando c’è bisogno di gestire di più palla o di costruzione del gioco.
La squadra è stata costruita per il 4-3-3 ed è normale che cambiando il sistema di gioco qualche calciatore possa trovarsi fuori ruolo. Per ora la difesa a tre mi sta dando dei buoni risultati e non ho intenzione di cambiarla. Non ho comunque rinunciato al 4-3-3, ma non so dirvi quando lo impiegherò.
Centrocampo? La perdita di Simonetti non è da poco. In mezzo al campo ci serve la qualità e spero di trovarla da Improta, sebbene non sia ancora al top. Siamo in 37 e c’è la concorrenza giusta, che mi consente di avere più soluzioni. Cambiare sempre gli stessi è limitante alla lunga.
Mi ispiro ad allenatori che fanno un calcio propositivo, ma è evidente che questo deve essere un processo graduale a cui arrivare.
Mi spiace per la squalifica di tre giornate inflitta a Marotta. Perdiamo un giocatore importante. Ferrante dovrà stringere i denti. Spero, comunque, di poter dare minutaggio anche a Sorrentino.
Non abbiamo fatto la rifinitura sul sintetico perché non ci cambia la vita, mi interessava di più lavorare sugli spazi.”
di Edoardo Porcaro