Queste le parole di mister Matteo Andreoletti alla vigilia di Cerignola-Benevento, gara valida per la settima giornata del girone C di Serie C.
“Al di là di quanto successo col Crotone il secondo tempo deve diventare la base per la grinta e il coraggio che ci abbiamo messo. Ma dobbiamo farlo dal primo minuto. Quello dell’aggressione alta sarà una cosa che probabilmente domani ripeteremo.
Agazzi e Improta sono due giocatori importanti. Il primo, Davide, può giocare in un centrocampo a due o a tre e Riccardo può darci tante soluzioni in più. Non sono ancora al top e non so se giocheranno dall’inizio. Ma sicuramente ci danno tanta qualità.
Riparto dall’arrabbiatura di coppa perché ci tenevo a passare il turno. I ragazzi ci hanno messo l’anima ma siamo mancati per qualità. Non ho avuto risposte da chi mi aspettavo di averne. Dovranno continuare a lavorare e mettersi in gioco.
Il terreno sarà sicuramente un fattore da portare in conto. Mi dicono che questo è il campo più brutto e insidioso che ci sia. Però, non dovrà essere un alibi. Dobbiamo stare in partita come fatto finora perché sarà una partita complicata, anche per il valore dell’avversario. Mi aspetto però che esca anche la qualità dei mie giocatori.
Ho sempre molti dubbi perché la nostra qualità è alta.
Per quanto riguarda l’avversario dobbiamo decidere che partita fare. Dovremmo essere bravi sugli esterni. Il dubbio ce l’ho se schierare come quinti dei terzini o qualche giocatore più offensivo.
Ciciretti non sarà a disposizione, ha avuto un risentimento muscolare e non stava neppure tanto bene. Simonetti per come sta giocando ora faccio fatica a rinunciarci.
È ancora presto per stabilire chi sono le favorite. Credo che qualcuna sia indietro ma potrebbe recuperare. Noi stiamo esprimendo di più anche se in campo non lo facciamo sempre vedere. Sia chiaro però che non abbiamo rubato niente. Qualcuna però ha espresso più di noi e ha raccolto meno. Noi abbiamo creato tante palle gol a partite e non facciamo un calcio inguardabile, è pur vero che possiamo fare molto di più per le qualità che abbiamo. Sono insoddisfatto semplicemente perché credo che possiamo fare molto di più. Non sempre siamo brillanti, ma stiamo vincendo. E nel calcio conta soprattutto questo.
La classifica diventa importante più avanti, anche se andare in testa fa piacere. In questo momento non lo reputo uno stimolo. Mi interessa far bene domani.
Capellini è un giocatore importante dal quale passa la costruzione dal basso. In questo contesto deve esaltarsi perché ne ha le qualità. La scelta non dipenderà dai 120 minuti giocati in campo ma se voglio mettere un centrale più difensivo.
Con Bolsius non mi sono incavolato per come ha giocato, ma perché non ha calciato il rigore. Temo che questo possa indicare mancanza di personalità. Il fatto che non se la sia sentita mi è dispiaciuto. Credo che abbia qualità illimitate. Ha tutto per fare bene e anche la personalità per rischiare la giocata. Gioca un po’ da solista ma deve crescere. In un gioco collettivo come il nostro è importante. Credo che giochi in questo modo per il fatto che sia abituato farlo. In alcune squa può andare bene ma in una come la nostra può essere limitante. Ritendo che abbia le qualità per spaccare le partite e quando se ne renderà conto vedreate un altro giocatore.
In coppa Rillo e Viscardi hanno giocato con la personalità dei veterani e mi hanno dato le risposte che mi aspettavo. Mi hanno dimostrato che sono affidabili e che posso contare su di loro. Poi è chiaro che ci sono giocatori più esperti e che in questo momento sono avanti. Ma con loro mi sento sicuro.
Kubica è un giocatore dal quale mi aspettavo di più perché ha qualità da categorie superiori. Il mio malcontento nasce in generale dal fatto che molti hanno le qualità per farlo e mi aspettavo di più dal punto di vista della personalità. Sono convinto che Kubica crescerà.
Tra i braccetti, Masciangelo è quello che vedo meno. Per me, ha caratteristiche offensive anche se sta facendo bene in fase difensiva, ma deve migliorare anche nella fase offensiva ed essere meno timoroso.
Tello ci sta dando una grossa mano per intensità. Ci sta mettendo l’anima. Secondo me sta mancando per qualità. Da un calciatore come lui mi aspetto che ci faccia vincere le partite. Ne ha tutte le potenzialità per riuscirci.
Sui tempi di gioco, credo che dobbiamo crescere molto migliorando la costruzione dal basso. Della produzione offensiva però sono soddisfatto perché le palle gol le costruiamo.
A parte il tabù di non essere ancora riusciti a vincere col doppio scarto dipende anche dagli avversari che sono forti. Anche domani sarà complicata. Domani mi accontenterei di vincere.
Gioco dal basso? Lo facciamo fin quando non riescono a prenderci alti. Quando capita giochiamo verticale. Col Taranto abbiamo giocato con la costruzione dal basso. Col Crotone più in verticale e soluzioni alternative che abbiamo preparato. Bisogna saper leggere le partite, anche per evitare di essere schematici e leggibili dagli avversari. Non mi va di allenare una squadra leggibile.”
di Edoardo Porcaro