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Post Benevento-Vicenza 1-0, Caserta: “Restano ancora 5 finali da giocare.”

Scritto da il 10 aprile 2022 alle 18:37 e archiviato sotto la voce Calcio, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Queste le parole del tecnico giallorosso Fabio Caserta al termine del successo di misura al ‘Vigorito’ contro il Vicenza.

“Non è mai facile vincere. In queste partite c’è sempre qualche difficoltà in più. In questo momento, al di là delle prestazioni, contano i punti.
Abbiamo sofferto nel primo tempo per colpa mia, perché avevamo preparato la partita diversamente. Mi aspettavo che il Vicenza ci aspettasse dietro per poi ripartire. Invece, ci è venuto a prendere alti e i ragazzi hanno avuto un po’ di difficoltà. Ma ripeto, la colpa è mia perché non avevamo preparato questa soluzione. Poi hanno usato anche un altro sistema di gioco rispetto alle ultime uscite. Nel secondo tempo però abbiamo fatto meglio.
Ci saranno difficoltà anche nelle prossime. Ma faccio i complimenti alla squadra per essere rimasta in partita sebbene abbiamo corso qualche rischio in più. Ora bisogna recuperare le energie per giovedì, perché ci sarà un’altra gara difficilissima contro una squadra che gioca per la salvezza.
TURNOVER – Non credo molto nel turnover. Bisogna mettere in campo i giocatori che stanno meglio fisicamente. Non devo cambiare per forza. Questa squadra ha trovato degli equilibri.
Bisogna vedere chi recupera. Perché già ad inizio partita Insigne non stava benissimo e ho dovuto sostituirlo per un fastidio al retto. L’ho fatto giocare perché non mi andava di cambiare gli equilibri. Anche Forte, Letizia e Improta hanno avuto dei problemi. In particolare, Riccardo ha un fastidio che si porta dietro da parecchio, ma ha stretto i denti.
Lapadula? Non si è mai allenato con la squadra per un fastidio alla caviglia. Domani lo valuteremo, ma un calciatore che non si è allenato neppure un giorno con la squadra si fa fatica a recuperarlo per una gara che si giocherà a distanza di pochi giorni.
VOGLIACCO – In difficoltà? Un giocatore non può fare sempre le solite prestazioni, perché ci sono pure gli avversari. Non lo metto in discussione solo per una partita. Per me sta facendo un ottimo campionato. Oggi ha trovato qualche difficoltà in più, ma aveva anche un problema alla caviglia.
ELIA – Elia può giocare in tutti i ruoli, sia da terzino che da esterno alto. Negli ultimi 15 minuti l’ho messo più avanti invertendolo con Improta che ha più esperienza. Elia è un giocatore che se parte da dietro e non ha un giocatore che lo punta spinge tantissimo.
CENTROCAMPO – Le difficoltà che ha avuto il centrocampo, come tutta la squadra, sono stati dovuti al fatto che avevamo preparato la gara diversamente. Il cambio di Calò con Viviani l’ho fatto per dare minutaggio al ragazzo e perché non mi servivano più lanci lunghi e cambi di gioco ma un palleggiatore. Ionita l’ho sostituito perché è quello che ha giocato più di tutti e ho voluto dargli un po’ di riposo.
GESTIONE DEL VANTAGGIO – Qualche palla gol l’abbiamo avuta dopo il gol. Ma i ragazzi erano anche alla terza partita in una settimana e contro avversari di un certo spessore. Contro Pisa e Reggina abbiamo speso tante energie fisiche e mentali. Quando sai che devi giocare per vincere, sono soprattutto quelle mentali a consumarsi. E se vai in vantaggio vuoi portare la partita a casa e cerchi di non rischiare. Non possiamo pretendere da questi ragazzi di fare sempre 5 gol come col Pisa. Nessuno ci riesce. Al di là della prestazione, sono contento per aver portato a casa i tre punti.
CLASSIFICA – Non la guardo e non guardo gli altri. Pensiamo a noi, a recuperare le energie perché ci sono ancora 5 finali da giocare.
AUTOSTIMA – Queste sono quelle partite che ti danno una spinta in più. Perché quando vinci senza fare una grossa prestazione come nelle precedenti, ma soffrendo, hai più soddisfazioni. Stiamo facendo un bel percorso e dobbiamo continuare così fino alla fine.
TIFOSI – Da avversario ho sempre visto una tifoseria accesa e lo stadio sempre pieno. Vederne pochi mi ha un po’ meravigliato, anche perché questi ragazzi danno l’anima per la maglia e la città. Mi piacerebbe vederne di più allo stadio a incitarli, ma non posso obbligare i tifosi a farlo. Non conosco le loro ragioni, non me la sento di giudicare. Ogni tanto ci penso alle motivazioni. Forse la retrocessione è ancora una ferita aperta nonostante siano passati nove mesi. Però nella vita, in generale, dopo una delusione bisogna ripartire. Chi ama la maglia, deve stare vicino soprattutto nei momenti difficili. Siamo ripartiti tra mille problemi e abbiamo superate tante difficoltà. Adesso i ragazzi stanno dando tutto per arrivare più in alto possibile. Spero di vedere lo stadio pieno, perché da ex calciatore avere la spinta del pubblico ti dà qualcosa in più. Questa tifoseria lo ha sempre dimostrato negli anni. E un po’ mi dispiace perché in questo momento abbiamo bisogno di una mano.

di Edoardo Porcaro

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