Finalmente felice e rilassato il tecnico del Benevento Fabio Caserta. La vittoria roboante contro la Reggina ha allontanato brutti pensieri e fatto sciogliere la tensioni. Il trainer giallorosso ha trovato anche il tempo per qualche battuta.

Queste le sue parole in conferenza stampa.

“I risultati negativi condizionano l’umore, ma questa squadra non l’ho mai persa. Abbiamo sempre reagito alle difficoltà. Oggi è arrivata la prestazione più bella nel momento più difficile dell’anno. Non abbiamo vinto con situazioni di vantaggio, ma con una grande prestazione. Questa è una squadra che ha voglia e non si lascia condizionare dai risultati.
Contro avevamo una squadra forte e il risultato finale può condizionare chi non ha visto la gara. Siamo stati bravi a non far entrare in gara la Reggina. Dobbiamo stare sempre concentrati e da domani dobbiamo pensare già alla prossima.
A Pisa pure avevamo creato tante palle gol. La differenza è che oggi abbiamo concretizzato le occasioni. Non era facile fare una prestazione così in questo momento, il peggiore dell’anno. Dobbiamo continuare così perché ancora non abbiamo fatto niente. Il campionato di B è strano. Con due gare puoi andare su o scendere in classifica. Ma questa è una squadra viva e che ha voglia di fare bene.
Questa è stata una vittoria sia fisica che mentale. Forse più mentale perché abbiamo voluto dare una risposta a noi stessi. Voglio una squadra battagliera, che lotti su ogni pallone e che giochi con l’atteggiamento messo in campo a Pisa. Perché giocando così ne perdi poche.
Per questa partita mi sono portato un amuleto: mia mamma. Avevo bisogno di una carica e di un sostegno. Dispiace perché i familiari sono quelli che soffrono di più vedendo noi – calciatori e allenatori – soffrire.”
CENTROCAMPO – “Il centrocampo ha fatto un’ottima gara, come tutta la squadra. Ha fatto bene anche a Pisa al di là degli interpreti.”
SINGOLI – “Viviani è un calciatore molto bravo, merito al direttore che è riuscito a individuare un giocatore così giovane che abbia già personalità ed esperienza.
Elia è da tanti anni che lo conosco ed è un calciatore molto duttile che può fare più ruoli, anche il terzino. In questo ruolo ha giocato tante partite anche alla Juve Stabia. E’ un ragazzo che si mette sempre a disposizione. Se migliora anche nella fase difensiva può fare grandi cose in carriera.
IMPROTA – Riccardo è un giocatore che in questa categoria fa la differenza per duttilità, impegno, professionalità, qualità e generosità. E’ uno che dà sempre una mano al compagno e il massimo in ogni partita. Con la duttilità che ha lui posso schierarlo in più ruoli. Nel secondo tempo l’ho spostato a destra mettendolo al posto di Elia che stava un po’ soffrendo e che si era fatto già ammonire.
Le sostituzioni che ho fatto non dipendevano dalla prossima partita. Ionita l’ho cambiato perché ha avuto un problema a un polpaccio e ho preferito non rischiarlo.”
REGGINA – “Non ho visto una Reggina arrendevole. Siamo stati noi bravi. Poi ne sono anche un tifoso e quindi sono contento a metà. La Reggina la seguo da quando ero bambino. E’ la squadra della mia città. Credo sia una squadra costruita molto bene che non va giudicata per una partita. Sono sicuro che lotterà per i playoff.
In passato, da calciatore, sono stato vicino alla Reggina ma non ho mai avuto la fortuna di indossare quella maglia. E’ questo l’unico cruccio.”
ABBRACCIO LIBERATORIO – “Mi ha fatto molto piacere l’abbraccio di Letizia dopo il primo gol. Noi allenatori viviamo di questo. Sappiamo che dopo tre sconfitte l’allenatore è quello messo sulla graticola. Con i giocatori ho instaurato un bellissimo rapporto. C’è affetto. Mi spiace per qualcuno che non gioco. Il ruolo del tecnico purtroppo è particolare. Siamo chiamati a fare delle scelte.”

di Edoardo Porcaro