Queste le parole di Cesare Prandelli, tecnico della Fiorentina, alla vigilia del match del Vigorito contro il Benevnto.
SENSO DI RESPONSABILITA’ – “Il senso della responsabilità e della missione c’è. E’ un tema che stiamo affrontando da più settimane. Siamo consapevoli che domani andremo ad affrontare una squadra che lotta per la salvezza e che ha i nostri stessi punti. Siamo sul pezzo, abbiamo lavorato bene e i giocatori sono responsabili di quello che dovranno fare.”
PRESSIONE – “Non c’è paura, la pressione fa parte di questo lavoro e la dobbiamo trasformare in pensieri positivi. Siamo consapevoli delle difficoltà ma, ribadisco, non c’è nessuna paura.”
RIBERY – “E’ un valore aggiunto con la sua personalità, responsabilità ed esperienza. E’ un leader che quando ci sono partite importanti sa prendere in mano la squadra.”
PENSIERI – “Il mio futuro? Sono solo concentrato sulla partita di domani. Non faccio altri pensieri. Pensarci in questo momento metterebbe ansia e confusione.
Siamo giudicati in base ai risultati. Al momento non ci danno troppo ragione. Il calcio è così. Una settimana puoi essere bravo, quella dopo un incapace. I giocatori si sono allenati bene. Partiamo pronti, col senso pratico di voler fare bene le cose e una grande partita.”
BENEVENTO – “Gli errori delle ultime partite dobbiamo metabolizzarli. Dobbiamo aspettare certe situazioni, il Benevento è organizzato, primo in Italia sulle seconde palle, verticalizza molto e ti contrasta sempre la ripartenza o la ricostruzione. Dobbiamo giocare veloce e trovare profondità.”
INFORTUNATI – “Abbiamo recuperato praticamente tutto il gruppo (Castrovilli e Kouame), solo Amrabat sembra un po’ indietro.”
TATTICA – “Dobbiamo sempre avere equilibrio, ma le partite migliori le abbiamo giocate quando siamo stati un po’ più alti e disturbando gli avversari.”
INZAGHI – “E’ un allenatore preparato che sa dare grandi motivazioni alle sue squadre. E’ un allenatore che pensa solo al calcio. Gli faccio solo i complimenti perché le sue squadre hanno un’identità precisa fin dall’inizio delle partite. Il Benevento non ha pensato alla supremazia del palleggio ma della ripartenza e dell’agressione in avanti. In questi fondamentali è tra le più importanti. A me piacciono gli allenatori pragmatici e che sanno sfruttare al massimo le caratteristiche dei giocatori che anno.”
ESCLUSIONI – “Quelli che vengono a Benevento vengono sensa paura e per onorare la maglia.”.
TRANQUILLITA’ – “Purtroppo dopo una vittoria non hai risolto tutti i problemi. La tranquillità puoi averla quando la squadra ha la capacità di ripetere le prestazione e ha assimilato gli errori. Per ora c’è bisogno di stare attenti.”