Il Vicepresidente AIC Umberto Calcagno, intervenuto ai microfoni di “Tutti convocati” su Radio 24, riguardo le dichiarazioni del Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis sul ritorno dei tifosi negli stadi e sul possibile cambio di format dei campionati (con la formula dei playoff), ha sottolineato che “le questioni sollevate da De Laurentiis toccano materie e competenze diverse: se da un lato i campionati nazionali devono avere la giusta importanza, soprattutto quando si parla di nuove competizioni europee sarà il caso di mettersi ad un tavolo e valutare attentamente la situazione, il ritorno del pubblico negli stadi sarebbe sicuramente auspicabile, ma non è nostra competenza deciderlo. Rivedere la gente allo stadio sarebbe un segnale sicuramente importante, anche perché se fosse possibile rimettere in moto una macchina organizzativa che riesce a riportare molta gente nello stesso luogo nello stesso momento, significherebbe un sensibile miglioramento della curva epidemiologica. È un tentativo che tutti speriamo di poter fare, ma dipendiamo sempre dalle autorità governative a dalle direttive del Comitato Tecnico Scientifico”.
“Il prossimo sarà un campionato molto compresso nella date” – ha aggiunto – “ad oggi l’unica proposta arrivata sul tavolo del Consiglio Federale, che ci apprestiamo ad approvare, è il calendario che prevede una ripartenza il 19 settembre, con una pausa invernale più ristretta rispetto al passato, 4/5 giorni e non i canonici 7 di riposo. Abbiamo valutato fosse preferibile dare una settimana di stop in più adesso, dopo un finale di campionato molto intenso, sacrificando qualche giorno a Natale. Se poi vogliamo ragionare su format differenti bisogna valutare le competizioni internazionali e cosa si intende fare a livello europeo, perché tutto si deve incastrare”.
Sui nuovi casi di positività tra i calciatori, Calcagno ha concluso che “anche numericamente non stiamo parlando di situazioni allarmanti, e nemmeno di persone che hanno avuto comportamenti irresponsabili. Stiamo parlando di ragazzi che, come tanti di noi, dopo il lockdown e dopo un finale di campionato molto compresso, sono semplicemente andati in vacanza e non mi sembra che per questo si possano ritenere irresponsabili. Va evidenziato invece che il protocollo ha funzionato molto bene durante la stagione a livello organizzativo, grazie al senso di responsabilità di tutti. Se il numero dei casi dovesse essere elevato, ma al momento la situazione mi pare sotto controllo, è chiaro che rivaluteremo la situazione. Il nostro sistema deve farsi trovare pronto su questo argomento, così come su eventuali cambi di format, qualora dovesse rendersi necessario”.