A proposito del crollo delle attività commerciali nel Sannio
Confcommercio Imprese per l’Italia di Benevento stamane ha notificato ai consiglieri della camera di commercio e, per conoscenza, al collegio dei revisori dei conti, al signor Prefetto ed a tutti i Sindaci della provincia una richiesta di convocazione ad horas del consiglio camerale affinchè deliberi uno stanziamento sufficiente per un aiuto alle imprese, stimato in un range compreso tra 500/1.500 euro per ciascuna impresa anche per contribuire ai costi legati alla prevista sanificazione dei locali nonché alle nuove norme sanitarie legate al personale; sarebbe una boccata di ossigeno che dimostrerebbe che la camera di commercio effettivamente esiste in modo tangibile e trasparente.
Il vertice di Confcommercio, Nicola Romano, denuncia la grande burocrazia, decreti multipagine e raccomandazioni che si rimpallano tra Governo, Banche, Bce, associazioni bancarie e che comunque restano SOLO e SEMPRE solo chiacchiere che fanno presagire che molte imprese rimarranno con le saracinesche abbassate per sempre.
Confcommercio esorta gli attuali consiglieri a considerare che la camera di commercio quale CASA DELLE IMPRESE è tenuta a dimostrare alle imprese stesse un tangibile “senso di appartenenza” attraverso immediate azioni di elargizione di moneta contante, basate su procedure amministrative molto semplificata che facciano leva sulla completa informatizzazione dei dati detenuti dall’ente anche mediante il meccanismo dei codici ATECO per l’individuazione delle attività chiuse dal 10 marzo u.s. ed il controllo ex post da parte delle Autorità competenti.
L’auspicato intervento della Camera di Commercio sarebbe, peraltro, in coerenza, con quanto previsto dall’art. 125, punto 4. del D.L. 17 marzo 2020, n.18 in G.U. n. 70 del 17 marzo 2020 -misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19- nonché alle proposte di Confcommercio Imprese per l’Italia di Benevento stessa, già anticipate con il documento del 23 marzo al Presidente del Consiglio ed il 26 marzo alla deputazione sannita.