La LIPU ha messo in campo, questa volta in abbinamento con il FAI, un’altra azione di valorizzazione del territorio dell’Oasi “Zone Umide Beneventane” che gestisce. Infatti in occasione delle “Giornate FAI all’aperto” le delegazioni di Benevento del FAI e della LIPU hanno organizzato ultimamente delle escursioni che hanno visto i partecipanti andare in bici lungo la pista ciclopedonale “Paesaggi sanniti” della Provincia di Benevento e percorrere a piedi i sentieri dell’Oasi LIPU. Le due escursioni in due giorni sono partite dal Centro Sportivo “Maleventosport” a c.da Pantano che ha fornito le bici per precedenti accordi di collaborazione con il FAI, quindi i delegati locali del FAI e della LIPU, rispettivamente Patrizia Bonelli e Marcello Stefanucci, coadiuvati dai volontari delle due associazioni hanno guidato il gruppo in bici sino alle pendici di Monte Sant’Angelo, un’altura calcarea a ridosso del fiume Calore. Qui lasciate le biciclette gli escursionisti hanno percorso a piedi un sentiero brecciato attraversando un bosco di querce contornate da biancospini, prugnoli e rose canine sino a raggiungere la cima del colle su cui si trovano i resti di una chiesetta longobarda ma da dove si può godere anche di un’eccezionale vista panoramica sulla valle del Calore. Qui gli escursionisti, provenienti da più parti della Campania, hanno potuto osservare, grazie alle guide della LIPU, anche le caratteristiche vegetazionali particolari con la sorprendente presenza del lentisco, una pianta che allo stato selvatico è più naturale trovare sulle dune sabbiose degli ambienti marini costieri del Mediterraneo, insieme ad altre piante della macchia mediterranea come la ginestrella comune e il pungitopo. Dopo la visita a Monte Sant’Angelo i partecipanti all’evento hanno ripreso le biciclette per raggiungere il Centro Visite dell’Oasi, creato dalla LIPU in un ex casello ferroviario che la Provincia le ha dato in gestione. Qui all’esterno, dove per l’occasione sono stati disposti tavoli e panche, gli escursionisti sono stati accolti da altri attivisti della LIPU e del FAI e hanno potuto rifocillarsi. In più lungo la pista erano state collocate dalla LIPU anche delle bacheche di legno con pannelli illustrativi sugli uccelli presenti nell’Oasi. Dopo la sosta il gruppo si è avviato con le biciclette di nuovo sulla pista ciclabile sino a raggiungere l’imbocco di un sentiero creato dagli attivisti della LIPU beneventana. Qui lasciate le biciclette ai margini della pista ciclopedonale si è proceduto a piedi attraversando un’area di bassa vegetazione con la presenza di piante in fioritura e irradiata dai raggi del sole che è ideale per le farfalle, sino ad arrivare nel pieno della vegetazione igrofila a ridosso del fiume Calore in un’ansa fluviale poco a valle della confluenza con il torrente Ienga. Successivamente, riprese le biciclette, si è lasciata la pista ciclopedonale per raggiungere, grazie al ponte sul Calore della vecchia strada provinciale “Vitulanese”, da cui si può godere di due eccezionali viste del fiume: a monte e a valle di tale attraversamento, e ad una strada secondaria pochissimo trafficata, il torrente Ienga dove gli escursionisti non hanno resistito a bagnarsi i piedi per attraversare tale corso d’acqua e passare dalla sponda di Foglianise a quella di Castelpoto. Il successo di questa escursione conferma la proficua collaborazione tra LIPU e FAI che già l’anno scorso, in occasione delle “Giornate FAI d’Autunno” hanno organizzato un’affascinante escursione tra storia e natura nella penisola fluviale di Cellarulo – anche questo sito ubicato nell’Oasi LIPU “Zone Umide Beneventane” – con una nutrita partecipazione di sanniti e di persone provenienti da fuori provincia. La cosa che comunque è più piaciuta in quest’ultima escursione è l’abbinamento dell’uso della bicicletta con un trekking leggero alternando più volte la passeggiata in bicicletta con l’escursione a piedi. Già lo scorso anno, in occasione di un’escursione organizzata nell’ambito di “Benevento Città in fiore”, eccezionale evento di promozione della città di Benevento creato dal compianto e indimenticato Pasquale Mazzone, fu usata dalla LIPU questa formula che ha permesso agli escursionisti, prima, di percorrere a piedi il “tracciato collinare e panoramico della Via Francigena nel Sud”, così come la LIPU benevenentana l’ha denominato, quindi di ritornare con le biciclette al punto di partenza attraverso la pista ciclabile percorrendo il tratto tra le contrade di Pantano e Sant’Angelo a Piesco.