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Bologna, Mihajlovic: “Domani partita alla portata se giochiamo come sappiamo”

Scritto da il 3 ottobre 2020 alle 20:10 e archiviato sotto la voce Calcio, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Queste le parole di Sinisa Mihajlovic alla vigilia del match del Vigorito contro il Bologna.

Bicchiere mezzo vuoto? Bisogna guardare il contenuto. Se non lo si guarda si perde il significato e il valore. Non ha senso parlare di bicchiere mezzo pieno o vuoto, perché potresti avere un bicchiere pieno di qualcosa che non ti piace. Bisogna guardare il contenuto.

CORAGGIO – Alla squadra chiedo di giocare con coraggio e di farlo per vincere, non per non perdere. In questo anno e mezzo abbiamo dimostrato di poter vincere anche contro squadre più forti e attrezzate. La vittoria con il Parma non è stata una sorpresa per me. Così come non lo è stata la sconfitta col Milan. Domani è una partita alla nostra portata. Loro hanno vinto il campionato di Serie B, ma la Serie A è tutta un’altra cosa. Ci metteranno in difficoltà ma noi dobbiamo essere concentrati sulla nostra prestazione e non sul risultato. Se giochiamo come sappiamo di conseguenza arriverà anche il risultato. Dobbiamo rispettare il Benevento che ha una buona squadra con buone individualità. Loro giocano per vincere e questo è positivo, per questo hanno vinto il campionato di Serie B. La serie A è diversa, ma l’idea è giusta. Noi dobbiamo mettere in pratica quello che abbiamo preparato in settimana.

Il coraggio che intendo non è quello di chi non ha paura, ma nel calcio significa prendersi le responsabilità, fare quello che chiedo, rischiare anche l’uno contro uno, un dribbling o un tiro, tenere mentalmente per tutta la partita.

HICKEY – Appena lo visto nascere, ho capito che era bravo. Appena arrivato qui sembrava che stesse con noi da almeno sei mesi. Poi ci vogliono anche gli attributi per farlo giocare, ma questo è un altro discorso. Io non guardo l’età, ma quello che mi dà sul campo, la personalità e il coraggio. Poi magari essendo giovani hanno l’incoscienza di fare di più di quello che dovrebbero, ma devi dargli fiducia.
SVANBERG – Per me può giocare con Schouten.
MEDEL – Può giocare a centrocampo o in difesa. Lo ha fatto anche in Nazionale.
ORSOLINI – Lui ha il coraggio. Spesso è incosciente, ma anche quella è una qualità. Fare gol come ha fatto l’anno scorso su punizione contro la Fiorentina all’ultimo minuto è coraggio. Se non avesse segnato lo avrebbero mandato tutti a quel paese. Quindi per me è incoscienza ma anche coraggio. Sta facendo un lavoro differenziato perché non sta ancora bene. Spero che si alleni anche in Nazionale, altrimenti dovremmo partire da zero. Ma Orsolini è un giocatore importante.
SKORUPSKI – Ci sono portieri con piedi migliori e altri con piedi peggiori. Ma tutti possono migliorare. Skorupski sta giocando ora con i piedi perché sono io che glielo chiedo. Altri gli hanno chiesto solo di parare e di buttare palla avanti. Lui si sta adattando al gioco che voglio e sta migliorando. Sbagliare non è un problema. Lui deve anche avere il coraggio di provare. Forse a volte esageriamo nel cercare di voler sempre uscire palla al piede, ma molto dipende anche dalle situazioni di gioco. E qui deve essere bravo il portiere a capire quando impostare dal basso e quando rilanciare.
SANTANDER – Si è sempre allenato bene. Non ci sono problemi con lui. In quel reparto abbiamo tante soluzioni.

INZAGHI – Da giocatori non eravamo amici, scherzo. Inzaghi è un bravissimo ragazzo e un bravo allenatore. Dopo l’esonero gli serviva fare bene. Sono contento per lui. Ma come dice il Trap ci sono allenatori esonerati e quelli che saranno esonerati. L’importante è imparare dagli errori e migliorarsi e lui lo ha fatto. Come mentalità è migliorato. Ha perso con l’Inter ma è una corazzata, a vinto a Genova e ha stravinto il campionato di B. Sicuramente è cambiato qualcosa nel suo modo di vedere il calcio.

MERCATO – Non mi aspetto nulla. Il Bologna ha tanti giocatori in Nazionale, cosa dovrei chiedere di più. Non sono interessato alla chiusura. Io sono tranquillo, ma anche i giocatori.

PUNIZIONI – Non si imparano. Devi avere prima di tutto il piede che ti dà madre natura, poi si può migliorare.

PARMA – Col Parma abbiamo fatto bene. Mi è piaciuto molto il recupero immediato e la qualità di gioco espressa. Oggi è difficile vedere una squadra giocare al calcio.

GIOVANI – Noi puntiamo molto sui giovani. Li vogliamo valorizzare e far crescere. Sono loro poi che devono fare il salto di qualità, ma per farlo devi farli giocare. Con i giovani puoi avere alti e bassi, noi cerchiamo di far in modo che siano più alti che bassi. Però devono andare in campo cercando di divertirsi e di fare le cose che proviamo in allenamento.

COMPLEANNO BOLOGNA – 111 anni? Vorrei arrivarci anche io. Lucido chiaramente, non rincoglionito. Altrimenti meglio l’inferno. Mi piace di più perché c’è da combattere rispetto al Paradiso.

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