Caturano: “Per la prima volta l’Ente Parco ha inviato alla Regione Campania il proprio Piano Antincendio Boschivo per contribuire in modo fattivo alla redazione del Piano AIB Regionale“
Previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia sono stati i temi al centro dell’incontro che si è tenuto in Regione Campania tra gli uffici Regionali dello STAFF Protezione Civile – Emergenza e Post Emergenza, diretti da Claudia Campobasso ed il Parco Regionale del Taburno Camposauro.
Un’occasione di confronto importante per l’Ente Parco coinvolto a vario titolo nelle attività di contrasto agli incendi boschivi nell’area protetta del Taburno-Camposauro. L’incontro è servito soprattutto a definire le attività di previsione e prevenzione incendi, con l’obiettivo di delineare e condividere un programma di interventi teso a superare alcune criticità presenti sul territorio del Taburno e a migliorare la risposta del Sistema di protezione civile nel suo complesso.
Il Presidente Caturano ha sottolineato come la materia dell’antincendio boschivo sia tra le più impegnative per un Ente Parco anche sotto il profilo degli interventi di protezione civile a salvaguardia della pubblica incolumità, del territorio e del patrimonio boschivo e faunistico.
A riguardo, il Parco del Taburno-Camposauro ha consegnato allo STAFF di Protezione Civile, Emergenza e Post Emergenza di Regione Campania un proprio piano di antincendio boschivo, come documento di dettaglio utile alla redazione del Piano Antincendio Boschivo Regionale in fase di definizione, che permetterà l’individuazione di azioni concrete volte ad una maggiore incisività e penetrazione dell’attività di monitoraggio, prevenzione e lotta attiva agli incendi sul territorio, attraverso un programma di azioni puntuali che prevedono il coinvolgimento della Protezione Civile Regionale, della SMA Campania, della Comunità Montana del Taburno, dei Carabinieri Forestali, dei Vigili del Fuoco, nonché delle Associazioni Comunali e di Volontariato di Protezione Civile presenti sul territorio.
“L’incontro ha permesso di analizzare i punti di forza e di debolezza delle attività di contrasto agli incendi boschivi e di interfaccia urbano-foresta che verranno messi in campo nell’area protetta del Taburno” afferma Caturano. Non possiamo permettere che si ripeta quanto accaduto soprattutto nell’estate del 2017 e quindi è stata ravvisata la necessità di una continua interazione e integrazione tra il personale impiegato sul campo: DOS Regionali, operai della Comunità Montana, di SMA Campania, dei volontari, Vigili del Fuoco, Carabinieri forestali e l’Ente Parco.
I dati dimostrano ampiamente che quando viene messa in atto una sinergia istituzionale tra Enti, si sono sempre avuti ottimi risultati, abbattendo drasticamente il fenomeno degli incendi boschivi. Questo è quello che si vuole fare anche nell’area parco del Taburno-Camposauro, a partire dall’estate 2019. E’ sicuramente una sfida ambiziosa e difficile, ma come Ente Parco non possiamo non mettere in campo azioni concrete che vadano nella direzione della tutela dell’ambiente e dei boschi presenti nell’area protetta. La mia presidenza sarà sempre più caratterizzata su aspetti e azioni di tutela e protezione degli ecosistemi presenti, e questo passa anche attraverso la redazione di un piano antincendio boschivo che metta al centro la caratterizzazione e protezione delle zone maggiormente a rischio incendi, anche attraverso la loro valorizzazione.”