Presso la Rocca dei Rettori è proseguito oggi l’esame delle problematiche connesse alla gestione del ciclo dei rifiuti nel Sannio e sulle condizioni operative della Samte già avviata lunedì scorso su iniziativa del Presidente della Provincia di Benevento Antonio Di Maria.
Erano presenti i Consiglieri provinciali: Giuseppe Bozzuto, Pasquale Carofano, Claudio Cataudo, Nino Lombardi, Carmine Montella, Michele Napoletano, Luca Paglia, Domenico Parisi e Giuseppe Ruggiero; il Segretario generale ed i responsabili del Servizio Ambiente e del Servizio Gestione Economica della Provincia, rispettivamente Franco Nardone, Gennaro Fusco e Serafino De Bellis; l’Amministratore unico della Samte Domenico De Gregorio con l’advisor legale Antonio Pio Morcone.
All’inizio dei lavori il Presidente Di Maria ha voluto ringraziare il manager della Samte, che ha rassegnato nelle scorse ore le proprie irrevocabili dimissioni dall’incarico, per il lavoro svolto in questi mesi difficilissimi.
E’ seguito quindi un approfondimento tecnico dei problemi già discussi nella precedente riunione: sono intervenuti tutti i presenti.
Al termine dei lavori, è stata delineato un percorso tecnico – amministrativo con una intesa unanime.
I partecipanti al briefing, in merito alle criticità gestionali in cui versa la Samte, hanno preso atto, rispetto al problema della quantificazione dei costi di gestione del servizio dei rifiuti sul territorio provinciale, della grave difficoltà di tale quantificazione a ragione del fatto che i Comuni sanniti oggi conferiscono i propri rifiuti presso gli Stir di altre Province, essendo chiuso quello di Casalduni, gestito dalla Samte, dopo l’incendio che lo ha investito lo scorso mese di agosto.
I partecipanti al briefing alla Rocca hanno, pertanto, dato atto che occorre l’impegno a non gravare dei costi dei gestione del ciclo dei rifiuti ulteriormente i contribuenti sanniti mettendo in campo tutte le iniziative di natura tecnica ed amministrativa per scongiurare aumenti.
D’altra parte la Provincia, al fine di prevenire un danno ambientale irreversibile, si farà carico di anticipare dal proprio Bilancio la copertura dei costi che la Samte non riesce a sopportare per la rimozione del percolato prodotto dalle discariche “post mortem” sparse sul territorio sannita ed istituite dalla Gestione Commissariale prima del 2009.
Nello stesso tempo la Provincia avvierà tutte le azioni necessarie finalizzate ad ottenere la perequazione di tali (elevati) costi, perequazione che peraltro è esplicitamente e chiaramente prevista da una norma di legge della Regione, tutt’ora inapplicata: in altre parole, il costo della gestione delle discariche “post mortem” dovrà essere spalmato su tutti gli abitanti della Campania e non solo su quelli del Sannio, tanto più che tali discariche sono state saturate quasi esclusivamente da rifiuti provenienti da altre Province in nome della cosiddetta solidarietà regionale.