Nell’ambito del progetto didattico e artistico del Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala” di Benevento, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, alle ore 18,00 di domani 29 marzo nei locali del Cinema – Teatro Massimo di Benevento si terrà il Concerto della Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri.
Alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose della provincia, unitamente ad una folta rappresentanza dell’Arma, la Banda, diretta dal Maestro Col. Massimo Martinelli e composta da ben 102 orchestrali, eseguirà un ricco repertorio di brani, seguendo temi di diverso stile ma di assoluto fascino.
Si comincerà con la “Vecchia marcia d’ordinanza” del maestro Luigi Cajoli, per proseguire con composizioni classicche di Rossini, Verdi e Puccini e altri autori illustri della musica internazionale. Non mancherà, tra gli altri, un arrangiamento di un brano del compianto cantautore napoletano “Pino Daniele”.
L’esecuzione bandistica dell’Arma si concluderà con due opere dense di significato storico e patriottico: “La fedelissima”, marcia d’ordinanza dell’Arma dei Carabinieri, composta nel 1929 dal Maestro Cirenei, all’epoca a capo della Banda dell’Arma, e – a conclusione della serata – l’Inno d’Italia, di Mameli, musicato da Michele Novaro, famoso anche per i suoi canti popolari italiani.
Cenni storici
La Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri è nota in ogni parte del mondo per la varietà del suo repertorio, per la perfezione formale delle sue esecuzioni e per il fascino che suscitano i suoi orchestrali, con le loro splendide uniformi, la magnifica compostezza, la profonda vocazione musicale. E la partecipazione del pubblico ai concerti della Banda dell’Arma rimane uno dei tanti aspetti di quella naturale simpatia che spinge il cittadino verso i Carabinieri.
In Piemonte, in seguito al nuovo ordinamento dato all’Esercito da Carlo Alberto nel 1831, vennero stabiliti nel numero di 18 i musicanti per ogni reggimento di linea e di 24 per la “Compagnia Guardie del Corpo di S.M.“. Con successive determinazioni regie furono regolamentate tutte le questioni inerenti al servizio delle “musiche militari“, che raggiunsero così una forma d’organizzazione vasta e completa. Fu in quegli anni che il Corpo dei Carabinieri ebbe i suoi primi trombettieri, nucleo originario di musicanti che via via, con successivi riordinamenti nell’organico e nella dotazione degli strumenti, diede vita dapprima (nel 1862) alla “Fanfara” e poi alla “Musica“. Da questa derivò, infine, la “Banda” che, attraverso affinamenti successivi, ha assunto la fisionomia attuale.
Con legge n. 515 del 17 luglio 1910, riguardante la “Modificazione al testo unico delle leggi di ordinamento del Regio Esercito e dei servizi dipendenti dall’Amministrazione della Guerra”, per la prima volta nell’organico degli ufficiali dell’Arma fu inserito il Maestro Direttore di Banda.
Da tale data, quindi, la Musica divenne ufficialmente Banda della Legione Allievi Carabinieri. Il 1° luglio 1914 essa sfilò in testa ai reparti dell’Arma davanti alle supreme cariche dello Stato, in occasione della cerimonia che si tenne alla Legione Allievi per celebrare il 1° Centenario dell’Istituzione. Dopo lo scoppio del 1° conflitto mondiale, l’Arma assegnò alla Banda l’onore di scortare la Bandiera di guerra dei Carabinieri al settore carsico del fronte, dove i musicanti divisero con gli altri militari dell’Arma rischi e fatiche.
Rientrata dalla zona di operazioni nel novembre del 1915, la Banda effettuò nel 1916 varie missioni all’estero per eseguire concerti a beneficio dei soldati alleati feriti. Mutate le caratteristiche essenziali del suo impiego, il corpo musicale assunse così la funzione di rappresentare, attraverso le proprie esecuzioni, le tradizioni ed i costumi del nostro Paese.
Il 15 marzo 1920, con dispaccio n. 4424/8, il Ministero della Guerra approvò “L’istruzione per la costituzione e il servizio della Banda dell’Arma dei Carabinieri Reali”.
Il corpo musicale, divenuto così, anche negli atti ufficiali, Banda dell’Arma e non più della sola Legione Allievi, fu articolato in 70 esecutori, oltre il Maestro Direttore.
Il 30 ottobre 1920 la Banda scortò all’Altare della Patria la Bandiera dell’Arma, che ricevette, nel corso di una solenne cerimonia, la prima Medaglia d’Oro al Valor Militare per il validissimo contributo alla vittoria delle armi d’Italia (1915-1918).
Dal lontano 1887 erano trascorsi trentotto anni, durante i quali il Maestro Cajoli, grazie alla sua profonda sensibilità musicale e al suo entusiasmo, aveva portato la Banda dei Carabinieri ad una altezza tecnica da tutti ammirata. Ormai anziano, il valoroso Maestro il 1° aprile 1925 depose la bacchetta.
In seguito a concorso, la Banda venne affidata al Maestro Luigi Cirenei dal 17 dicembre di quello stesso anno. Cirenei, era stato allievo di Pietro Mascagni.
Dal 1° Luglio 2000 la Banda è diretta dal Maestro Col. Massimo Martinelli. Oggi, con i suoi 102 orchestrali, assunti e selezionati attraverso concorsi pubblici, la Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri costituisce una complessa struttura in grado di interpretare composizioni tra le più celebrate.
Essa dispone di una moderna ed attrezzata sala prova, rispondente a tutte le esigenze tecniche ed artistiche. Il suo ricchissimo repertorio va dalle tradizionali marce militari ai brani classici ed a quelli moderni e contemporanei. Nelle sale da concerto, nei teatri, nelle radio ed alla televisione, in qualsiasi luogo si esibisca, la Banda raccoglie successi ed ottiene il plauso dei critici più severi.
La Banda dell’Arma può dunque oggi essere considerata una formazione orchestrale completa, pienamente affiatata ed impegnata nella costante ricerca della migliore impostazione musicale.
Non a caso, infatti, alcuni giornalisti l’hanno definita “una Banda sinfonica che suona come un’orchestra” e “un’orchestra di fiati”.
Ma per tutti valga il giudizio di Paolo Monelli, il quale ha individuato il segreto di tanta perfezione “nel fatto che questi musicanti sono appunto Carabinieri e portano nell’esecuzione del loro compito il gran cuore e la dedizione che anima ogni specialità dell’Arma nelle sue molteplici mansioni”.