I militari del Comando Stazione Carabinieri Forestale di Solopaca hanno sorpreso gli operai di una ditta boschiva operante nel territorio montano del comune di Solopaca, intenti ad effettuare tagli all’interno di boschi privati in assenza dei permessi obbligatori e di qualsiasi forma di assenso da parte degli ignari proprietari.
L’operazione ha permesso di denunciare i titolari della ditta boschiva ed un dipendente di altra ditta edile, che era intervenuto con un escavatore per la realizzazione di una pista di esbosco nell’alveo del torrente adiacente, al fine di agevolare il prelievo furtivo del materiale legnoso. Grazie agli accertamenti svolti con il supporto del personale N.I.L. di Benevento, i titolari della ditta boschiva dovranno rispondere altresì per aver occupato alle proprie dipendenze lavoratori sprovvisti del regolare permesso di soggiorno. Per evitare il protrarsi della condotta illecita, i militari hanno proceduto al sequestro dell’area interessata e dei mezzi ritrovati sul posto. L’intervento tempestivo dei carabinieri forestali è frutto prolungate indagini di polizia giudiziaria relative al fenomeno diffuso di reati predatori perpetrati nella zona del Parco Regionale del Taburno, che hanno comportato l’abbattimento di numerose piante di alto fusto ai danni del demanio e di privati cittadini.
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Nella mattinata di ieri invece, a seguito di segnalazione sulla presenza di intensi fumi di combustione, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Benevento, sono intervenuti in contrada Torre Alfieri. Mentre sul posto l’aria era già irrespirabile, la pattuglia ha individuato in flagranza di reato una persona intenta ad incendiare rifiuti di vario genere e natura, abbandonati su un terreno adiacente alla propria abitazione.
Nell’intimare al responsabile di fermarsi immediatamente, i militari hanno prima provveduto ad assicurare lo spegnimento del focolaio, quindi al sequestro dell’area interessata e a denunciare l’uomo per abbruciamento illecito di rifiuti.
L’impegno dei Carabinieri Forestale è costantemente teso alla prevenzione e repressione dei reati a danno dell’ambiente, spesso consistenti in pratiche illecite di smaltimento rifiuti con pericolose ricadute sulla salute umana.