In merito all’appuntamento del 6, 7 e 8 dicembre p.v. del Treno Storico Benevento – Pietrelcina – Assisi, promosso e finanziato dalla Regione Campania , con la Provincia di Benevento Ente capofila, e con la Fondazione F.S. ed Acamir, l’Arcidiocesi di Benevento, la Diocesi di Cerreto Sannita – Telese Terme – Sant’Agata de’ Goti, la Camera di Commercio di Benevento, il Comune di Pietrelcina, Cives Benevento, Sannio Europa con CNA Campania Nord di Benevento, si trascrivono le seguenti dichiarazioni a commento.
Stefania Proietti, Sindaco di Assisi:
«L’annuncio del nuovo viaggio del “Treno Storico Benevento – Pietrelcina – Assisi” del prossimo 6 / 8 dicembre, dopo l’analoga, bella esperienza dello scorso mese di settembre, ci ha dato grandissima gioia e, con questo sentimento, ci apprestiamo ad accogliere i Pellegrini di un percorso che unisce le terre natali di San Pio da Pietrelcina e San Francesco d’Assisi, con la partecipazione dei Sindaco di Pietrelcina Domenico Masone, del Presidente della Provincia Antonio Di Maria, dell’Arcivescovo Felice Accrocca, del Vescovo Domenico Battaglia e del Rappresentante della Regione Costantino Boffa e del Direttore dell’Acamir Giuseppe Grimaldi.
I Pellegrini giungeranno l’8 dicembre allorché saranno celebrati i trenta anni del gemellaggio tra le Città di Assisi e Betlemme. La presenza contemporanea in Assisi del Sindaco di Betlemme, Antony Salman, e dei Pellegrini provenienti dalla terra Natale di Padre Pio, costituisce per noi il coronamento di un sogno perché ci consente di riunire idealmente questi centri che sono così profondamente legati alla nostra storia, alla nostra cultura, ai nostri valori, alla nostra religione.
L’evento, infatti, si svolge nell’ottocentenario del pellegrinaggio di pace di San Francesco in Terra Santa e, dunque, l’anniversario sarà occasione un grande momento di riflessione sui temi della fratellanza e della Pace tra i popoli.
L’8 Dicembre, nell’ambito del programma degli eventi in preparazione del Santo Natale, i Pellegrini da Pietrelcina, il Sindaco di Betlemme, io stessa ed i cittadini di Assisi prenderemo parte alla accensione degli ecoalberi e del presepe in piazza San Francesco, e quindi dell’Albero nella Piazza Inferiore della Basilica di San Francesco, proprio a testimonianza di un comune sentire di fraternità e di pace.
La speranza che esprimiamo oggi, quali cittadini di Assisi, è quella che, con la prossima primavera, dopo la Visita apostolica di marzo di Papa Francesco nella nostra città, sia possibile promuovere un viaggio del Treno Storico sul percorso inverso da Assisi a Pietrelcina per rinsaldare i legami tra le due comunità nel nome di San Francesco e di San Pio».
Domenico Masone, Sindaco di Pietrelcina:
«Il Pellegrinaggio del “Treno Storico Benevento – Pietrelcina – Assisi” del 6 / 8 dicembre vuole consegnare, in particolare alle future generazioni, il tema della Speranza della Pace e della Fraternità nel nome di San Francesco d’Assisi e di San Pio da Pietrelcina. Le comunità di Pietrelcina, di Assisi, di Betlemme, nella condivisione e nella testimonianza dei valori universali del rispetto della Natura e dell’Uomo, si ritrovano insieme per l’atto simbolico della dell’accensione delle luci del Natale quale auspicio di rigenerazione e di rinascita».
Antonio Di Maria, Presidente della Provincia di Benevento:
«L’obiettivo che il “Treno Storico Benevento – Pietrelcina – Assisi” intende conseguire, insieme alla testimonianza dei valori che uniscono i Luoghi di San Francesco e di San Pio da Pietrelcina a Betlemme, è quello di sviluppare l’apporto delle comunità delle aree interne allo sviluppo della dorsale appenninica. Il Treno riscopre e rinsalda i vincoli tra le comunità della dorsale già tracciati con il viaggio dello scorso mese di settembre e con quello che il Sindaco di Assisi annuncia per la prossima primavera nel percorso inverso, dall’Umbria al Sannio. Si aprono, dunque, prospettive di azione comuni e convergenti, di nuove sinergie per una prospettiva di rinascita della dorsale appenninica che vanta tratti identitari simili con eccellenze territoriali, culturali, artistiche, storiche economiche, produttive. Tali elementi debbono essere le fondamenta della Strategia Aree Interne per dare concrete prospettive di rinascita socio-economica a questa macroarea. Del resto, tale tipo di intervento strategico è una necessità per il Paese e non solo per le aree interne: sono, dunque, improcrastinabili misure adeguate da parte del Governo e delle Regioni per salvare dalla desertificazione le aree interne e bloccare il sempre più incontrollato ingolfamento delle aree costiere. Siamo ancora in tempo per impedire che si spacchi definitivamente in due l’Italia».