“Ci troviamo di fronte ad una situazione paradossale: assistiamo ad una decomposizione e scomposizione del nostro nosocomio Rummo di Benevento, e qualcuno non vuole accettare il fatto che con gli Atti prodotti, si andrà inesorabilmente a cambiare tutto l’assetto sanitario della nostra città e della sua provincia.
Voglio mettere in campo tutto quanto è mio dovere di parlamentare per una battaglia che tocca la salute delle persone, soprattutto quelle più deboli.
Mi auguro che non sia già tutto deciso, sarebbe gravissimo privare Benevento e la sua provincia di un ospedale DEA di II livello e non voglio fare la guerra con Avellino, ci mancherebbe! Anziché spendere i fondi solo per Salerno e Napoli, si potrebbero salvare entrambi gli ospedali, di Benevento e di Avellino, andando in deroga, ed assistendo le due province così come sarebbe giusto che fosse. I mezzi e gli strumenti ci sarebbero, evidentemente però manca la volontà politica ed il Governatore della Campania, di cui era annunciata la visita taumaturgica nel Sannio, non si è ancora materializzato. Intanto, ai media locali sono state rilasciate improvvide dichiarazioni del tipo: “Il Sannio avrà il Polo Oncologico e non perderà alcun servizio, sia al Rummo che al presidio ospedaliero di Sant’Agata De’ Goti, dove sarà garantito anche il Pronto Soccorso h24”. In realtà, ad oggi, nessun Atto è stato posto in essere per modificare quanto disposto dal DCA N. 8 DEL 01/02/2018 relativo al Piano Regionale di Programmazione della Rete Ospedaliera e confermato dal DCA 54/2018 che prescrive che: “a far data dal 1 gennaio 2018, il Presidio Sant’Alfonso Maria De’ Liguori della ASL di Benevento sarà annesso all’Azienda Ospedaliera G. Rummo di Benevento al fine della istituzione di un Polo Oncologico presso il Presidio Sant’Alfonso garantendo, nel contempo, la presenza di un Punto di Primo Intervento (PPI)”.
Dopo un mese, nessun Atto ha modificato il Punto di Primo Intervento (PPI) in Pronto soccorso h24, come affermato da Mortaruolo.
Come nessun Atto è stato adottato per non far perdere “alcun servizio al Rummo”, che continua invece a perdere 66 posti letto.
Come nessun Atto è stato adottato per non far perdere “alcun servizio” al Presidio ospedaliero di Sant’Agata che, come previsto dal Piano Ospedaliero e dal successivo illegittimo Atto Aziendale, perde l’Ortopedia, la Cardiologia e, ovviamente, il Pronto Soccorso.
Anche l’affermazione di qualche sostenitore locale del presidente De Luca: “In relazione a figure professionali che hanno scelto di accedere ai concorsi banditi da altri ospedali o che sono andate in quiescenza, sono già partite le procedure concorsuali” appare del tutto infondata, in particolar modo se riferita ai primari. Infatti, dall’approvazione dell’Atto Aziendale di cui alla Delibera 1023 del 30/09/16, non solo non era partita nessuna procedura concorsuale ma, nell’ultimo mese, non è stata bandita alcuna procedura concorsuale per Dirigente di Struttura Complessa (ex Primari), nonostante ne manchino ben 8 (otto) tra cui Otorinolaringoiatria, Terapia Intensiva Neonatale, Malattie Infettive, Pediatria, Anatomia Patologica, Ortopedia, a cui si sono aggiunte la Neurochirurgia del Dott. Catapano e la Chirurgia Generale ed Oncologica di Huscher.
Anzi, a ben vedere, per l’unica procedura bandita, il Direttore Generale non riesce a nominare il Primario di Pediatria, nonostante tutta la procedura si sia conclusa da ben 6 mesi.
Evidenzio che questo effetto domino di accorpamenti ha coinvolto anche il Moscati. Infatti con DCA n. 29 del 19.04.18 avente ad oggetto: “Annessione all’AORN “Moscati” di Avellino del Presidio Ospedaliero “Landolfi” di Solofra quale Presidio con Pronto Soccorso“ il Governatore De luca ha annesso il Presidio di Solofra all’A.O. Moscati di Avellino, ovviamente non previsto nel Piano Regionale di Programmazione della Rete Ospedaliera di cui DCA N. 8 del 01/02/2018 approvato da appena 2 mesi. In questo caso però ha lasciato il Pronto Soccorso di Solofra attivo portando a 628 il numero dei posti letto del Moscati con solo 29 posti letto di Recupero Funzionale e Lungodegenza a fronte dei 544 posti letto del Rummo/S. Agata con 74 posti letto di Recupero Funzionale e Lungodegenza.
Alla luce di quanto evidenziato chiedo allora al Consigliere Mortaruolo, relativamente a quanto aggiunto dal Commissario De Luca ed evidenziato in grassetto a pagina 102 del Piano Regionale di Programmazione della Rete Ospedaliera di cui al DCA N. 8 del 01/02/18 che “La presenza dei 2 DEA di II livello nella macroarea rappresenta un’eccezione derivata da una condizione preesistente. Essa troverà la sua naturale evoluzione nel corso del triennio, in riferimento all’applicazione dei Piani di efficientamento e allo studio dei volumi.”,
quale delle 2 Aziende nei 3 anni avrà futuro? La tutela dei cittadini delle aree interne, nella difesa dei loro diritti costituzionali che riguardano anche quello della salute ci sta a cuore. Non demordiamo, non arretriamo, non ci fermiamo, anche se riscontriamo in giro qualche pavidità e qualche timore”.