In merito alla protesta da parte degli ex interinali dell’Asia in Piazza Castello, fatta per mantenere alta l’attenzione sulla vicenda legata al bando di selezione pubblicato dall’Asia per l’assunzione di 40 addetti alla raccolta dei rifiuti a tempo determinato e che vede l’esclusione di parte degli interinali che da anni sono impiegati nel comparto, ha replicato L’Asia con una nota:
“Con riferimento alle rimostranze sollevate, anche attraverso eclatanti manifestazioni di protesta, dai lavoratori interinali dell’ASIA, il cui rapporto lavorativo è in fase di cessazione, – scrive l’amministratore unico Donato Madaro – ritengo opportuno e doveroso operare talune precisazioni, e ciò non per alimentare sterili polemiche ma unicamente allo scopo di ristabilire la verità dei fatti.
In via preliminare non posso non esprimere la mia personale solidarietà umana ai lavoratori in discorso ed alle loro famiglie, formulando al contempo apprezzamento per l’attività da loro svolta per l’ASIA e per la collettività di Benevento.
Operata tale doverosa premessa non posso non evidenziare che l’ASIA risulta finanziariamente e giuridicamente impossibilitata a garantire la prosecuzione del rapporto dei lavoratori di che trattasi, avviatosi nell’anno 2010 in un contesto normativo, a tacere di ogni altra considerazione profondamente differente, e ciò per le motivazioni di cui in appresso.
Per effetto del combinato disposto del decreto legislativo n. 175 del 2016, T.U. sulle società partecipate dalle pubbliche amministrazioni, e della legge regionale 14 del 2016, di riordino delle modalità gestorie del ciclo integrato dei rifiuti sul territorio campano, l’ASIA risulta, come già accennato, destinataria di un divieto legislativamente imposto a procedere ad assunzioni a tempo indeterminato.
Proprio questo – prosegue Madaro – è il motivo, dal punto di vista giuridico, che ha indotto l’ASIA a limitare la partecipazione alle procedure selettive indette per l’assunzione, a tempo determinato, di operai di livello professionale 3/B e 2/B del CCNL UTILITALIA/FEDERAMBIENTE, a coloro che non avessero intrattenuto con la Società pregressi rapporti lavorativi della durata complessiva di 24 mesi, poiché ciò, come del resto esplicitato nei relativi avvisi pubblici, avrebbe potuto comportare, ai sensi delle disposizioni vigenti in materia di successioni di contratti a tempo determinato, la configurazione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato, con conseguente violazione di legge, ed insorgenza di specifiche responsabilità giuridiche in capo alla Società ed all’Ente proprietario.
Alla predetta considerazione, pure assorbente, – continua l’amministratore unico – si aggiunga che il costo sostenuto dalla Società per i lavoratori interinali risulta sensibilmente superiore a quello dei lavoratori a tempo determinato, che verranno a breve immessi in servizio, atteso che l’ASIA era, ed è, costretta a farsi carico degli ulteriori oneri connessi alla presenza della società di intermediazione e somministrazione.
La scelta, dunque, di operare una soluzione di continuità con il passato, assunta dall’Ente proprietario nelle sedi decisionali proprie, – conclude Madaro – ha costituito, dunque, una sorta di atto dovuto in quanto finalizzata a garantire la perdurante operatività dell’ASIA e la salvaguardia dei livelli occupazionali di 105 dipendenti a tempo indeterminato, fortemente a rischio alla luce delle non floride condizioni finanziarie in cui essa versa, da ascrivere, come già evidenziato alle competenti autorità giurisdizionali, ad inefficienze e diseconomie gestionali stratificatesi nel corso degli anni, nonché all’intento di evitare che i cittadini del Comune di Benevento fossero destinatari di un prelievo tributario, a titolo di TARI, significativamente superiore rispetto ai livelli precedenti”.