“Apprendo con stupore le parole di Rossano Insogna in merito alla nomina del direttore generale dell’Ato rifiuti e su un presunto mancato coinvolgimento nella gestione dell’organismo. Il mio operato si è infatti sempre contraddistinto per massima trasparenza e condivisione. Abbiamo evitato il commissariamento e ora si apre una nuova fase che potrà essere finalmente operativa”. Così Giovanna Tozzi, presidente dell’Ato rifiuti di Benevento che poi replica: “Proprio il consigliere Insogna ha partecipato insieme a me a diversi incontri svoltisi in Regione Campania sulla tematica Ato, seguendo quindi tutte le dinamiche per la nuova governance del comparto rifiuti. Con lui così come con tutti gli altri consiglieri, mi sono confrontata poi su tutte le altre scelte da compiere.
Dispiace inoltre che Insogna ricordi e riporti erroneamente eventi e date. A tal fine mi trovo costretta a precisare una serie di elementi. Riguardo alla sede, la Provincia fornì una prima disponibilità presso la sala conferenze di via Calandra, sede che ritenemmo però non idonea chiedendo quindi l’assegnazione di un altro ufficio già potenzialmente operativo. Delegai a tale questione Insogna senza registrare però nessuna soluzione successiva e per tale motivo la sede provvisoria fu individuata presso il Comune di San Leucio del Sannio.
Dopo la nomina in Consiglio della commissione per la procedura di interpello, lo scorso 4 gennaio comunicai agli stessi consiglieri che nessuno dei segretari aveva fornito alcuna risposta, fatta eccezione per il diniego da parte di quello di Airola.
Una volta ricevuto il parere dell’avvocatura della Regione poi, secondo il quale era possibile procedere alla nomina di un direttore generale provvisorio in attesa dell’espletamento delle procedure per l’interpello, ho subito informato gli altri consiglieri. Non soltanto ma ho anche convocato un incontro proprio con i cinque consiglieri firmatari del documento di venerdì. Questo incontro, di cui informai anche il segretario provinciale del Pd Carmine Valentino, a causa della indisponibilità manifestata da Rossano Insogna è stato più volte rimandato con l’intento di avere la presenza di tutti. Registrata la sua impossibilità per altri impegni anche per gli appuntamenti successivi l’incontro per discutere su tale parere si è poi tenuto il 2 maggio alla Provincia, senza la presenza di Insogna, con Michelantonio Panarese, Vito Fusco, Fabrizio D’Orta
In quella sede era emersa l’intenzione di procedere alla nomina di un direttore generale provvisorio, nomina da portare in consiglio. Vi erano tuttavia delle divergenze in merito al segretario comunale per l’organismo in questa fase transitoria. Nell’ottica della massima condivisione diedi quindi la disponibilità ad individuare un’altra figura professionale fra i segretari comunali che riscontrasse consenso unanime. Questa indicazione però non mi è mai pervenuta, e la questione è stata rimandata a più riprese dai medesimi consiglieri che avevano sollevato eccezioni.
In merito alla diffida sul commissariamento dell’Ato in caso di mancata nomina del direttore generale entro il 22 giugno invece, ho provveduto a inviarla a Rossano Insogna, Michelantonio Panarese, Vito Fusco, Fabrizio D’Orta e Michele Napoletano il giorno stesso in cui mi è stata notificata dalla Regione Campania. Diffida che ho trasmesso anche a Pasquale Iacovella e per suo tramite a Gianclaudio Golia con cui c’è stato un confronto.
Insogna probabilmente si confonde con il fatto che nelle settimane a seguire mi ha richiesto di inviargli nuovamente questa diffida insieme alla procedura di interpello, cosa che ho prontamente fatto.
Proprio in questi ultimi giorni inoltre ho avuto contatti con i singoli consiglieri dell’Ato dai quali ho ricevuto la volontà di evitare il commissariamento dell’organo chiamato a gestire una materia tanto importante.
Pur avendo il parere dell’avvocatura, in seguito alla diffida, non ho immediatamente nominato il direttore generale proprio con l’intento di trovare una scelta che avesse massima condivisione.
Giunti in prossimità della scadenza della diffida però, ho provveduto a nominare con decreto un direttore generale provvisorio nella persona dell’ingegnere Luigi Fusco.
Appare dunque sorprendente che Insogna rediga un documento con il quale invita alla più ampia partecipazione e al superamento di ogni incomprensione per dare slancio all’Ato soltanto a poche ore dalla scadenza dalla diffida della Regione. Così come appare ancor più sorprendente che sostenga che il proprio obiettivo fosse attraverso tale documento creare un governo condiviso e partecipato. E’ infatti di tutta evidenza che in assenza della nomina del direttore generale non vi sarebbe stato alcun governo condiviso e partecipato ma bensì il commissariamento da parte della Regione Campania dell’Ato rifiuti di Benevento.
Mi chiedo allora a chi sarebbe convenuto affidare la gestione dell’organo a un commissario esterno invece che al consiglio rappresentativo dei territori eletto dai sindaci sanniti. Se poi qualcuno intende soltanto giungere alla guida dell’organismo attraverso altre strade lo dica chiaramente.
Sul fronte politico invece, ho grande rispetto per il dibattito interno agli altri partiti in cui non mi permetto assolutamente di entrare. Ho sempre ricevuto pieno sostegno politico dalla coalizione con cui ci siamo presentati a queste elezioni di secondo livello, nonostante l’ingorgo istituzionale generatosi in questi mesi, e anche la posizione espressa ufficialmente dal segretario provinciale del Pd Carmine Valentino è chiara e va nella direzione di chiudere la fase dei rinvii e degli ostacoli ed aprire la stagione dell’operatività.
Adesso l’Ato ha finalmente un direttore generale, in attesa che venga portata a termine la procedura di interpello, e potrà avviare quindi la propria attività.
L’invito che rivolgo a tutti, per l’ennesima volta, è a mettere da parte personalismi nell’interesse del nostro territorio che su questa materia attende risposte importanti. Già troppo a lungo l’organo è stato ostaggio di veti e sgambetti politici, adesso che può divenire realmente operativo sarebbe incomprensibile aprire una nuova fase di stallo, chi pensa di fare ciò dovrà rendere conto ai cittadini per le conseguenze che potrebbe generare nella gestione del comparto rifiuti sui territori.
La mia posizione resta di massima apertura alla collaborazione, di disponibilità e trasparenza con l’intero consiglio. Non accetterò però accuse infondate e mistificazioni. Auspico – conclude Giovanna Tozzi – che queste sterili polemiche vengano messe da parte e che tutti insieme, allargando anche il confronto a tutti i sindaci a partire dal primo cittadino di Benevento Clemente Mastella che con la propria esperienza potrà fornire un contributo significativo, possiamo iniziare a lavorare su questo nuovo sistema per il comparto”