Futuridea, associazione nata nel 2008 sui temi della innovazione e dello sviluppo sostenibile, ufficializza il nuovo Comitato Scientifico.
Dello stesso fanno parte illustri ricercatori e stimati professionisti, impegnati da anni su materie strategiche quali: Bioarchitettura, Agricoltura Smart e Sostenibile, Innovazione sociale, Paesaggio, EcoEnergia, Soft Computing.
Fanno parte del Comitato professori e ricercatori della Università degli Studi del Sannio, quali il Prof. Massimo Squillante, Prorettore della stessa, e ancora Rossella Del Prete, Luigi Glielmo, Salvatore Rampone, Ettore Varricchio, Francesco Vespasiano.
I ricercatori del CNR Antonio P. Leone (CNR Isafom), Mario Malinconico (CNR Ipcb), Pasquale Mormile (CNR Isasi), Marina Piccirillo (CNR Icar).
Poi ancora Francesco Calvanese e Grazia Moffa dell’ Università di Salerno, Rossana Maglione (Futuridea), Rosanna Filosa (Università Luigi Vanvitelli), Francesco Saverio Coppola (Università Parthenope), Astolfo Zoina (Università Federico II), Carmine Mongiello (ENEA).
Gli agronomi Imma Florio, Antonio Castellucci, Antonio Di Gennaro, Italo Santangelo, Maria Luisa Varricchio, gli architetti Melania Cermola, Mario Festa, Nazzareno Iarrusso, Antonio Iadicicco.
I professionisti Claudio Melillo, sannita doc attivo da anni a Milano, Mario Pedicini, giornalista (già Provveditore agli studi) che si occuperà di divulgazione scientifica, Anna Zollo, Silvio Baccari e Francesco Liucci, manager sannita operante da anni nel Regno Unito dopo essersi formato a Oxford.
La riorganizzazione del Comitato si è resa indispensabile alla luce dei tanti progetti in cui è coinvolta Futuridea e delle tante partnership istituzionali attivate. Inoltre la formalizzazione del nuovo Comitato è il primo step di una riorganizzazione complessiva di Futuridea, anche alla luce della riforma del Terzo Settore approvata nel Luglio 2017 dal Parlamento (ed in attesa dei Decreti attuativi).
La riorganizzazione di Futuridea infine, riconosciuta dal MIUR come Ente di Ricerca, seguirà i numerosi traguardi raggiunti in questi dieci anni (dai Premi ai Progetti alle Pubblicazioni), e sarà propedeutica ad una nuova fase di programmazione e divulgazione scientifica, nonché di impegno culturale per una nuova governance territoriale delle aree interne.