È stato firmato questa mattina da Confindustria e segreterie territoriali CGIL, CISL e UIL, il Patto per il Sannio. La necessità di promuovere un patto deriva dalla volontà di collaborare in maniera più stringente ed incisiva sui temi dello sviluppo economico del territorio.L’accordo prevede 8 assets strategici lungo i quali muovere le azioni future.“Il Patto per il Sannio fornisce piena attuazione anche al patto per la Fabbrica rilanciato dal Presidente Confederale Vincenzo Boccia per crescere, aumentare salari e la produttività. Spiega Filippo Liverini Presidente di Confindustria Benevento. La partita della competitività va giocata proprio dentro e fuori la fabbrica. Dentro, agendo sui fattori interni che possono ammodernare il sistema produttivo e fuori la fabbrica puntando su elementi capaci di incidere sulla competitività.”
I lavori sono stati introdotti e moderati dal Direttore di Confindustria Benevento Anna Pezza che ha sottolineato l’importante significato dell’accordo per l’intero tessuto economico e sociale del territorio, rimarcando la continuità che lo stesso mette in campo a livello territoriali rispetto a quello sottoscritto a livello nazionale nel marzo scorso.
Secondo Rosita Galdiero Segretario generale CGIL Benevento il lavoratore esiste se esiste l’azienda. Ma obiettivo comune è quello di favorire le condizioni affinchè chi è interessato ad investire possa contare su un contesto favorevole.
Welfare e contrattazione di secondo livello rappresentano strumenti che possono migliorare le condizioni economiche del lavoratore e favorire la produttività delle imprese. Di questo è convinto Mario Melchionna, Segretario generale CISL Irpinia – Sannio.
Luigi Simeone Segretario Genarle UIL Avellino-Benevento ha infine evidenziato la necessità di intervenire su Istruzione, trasporti e Sanità per evitare la desertificazione del territorio che vede una migrazione di cervelli che ammonta a circa 54mila laureati negli ultimi 10 anni.
Inoltre è emersa la necessità di creare corsi di studio universitari rispondenti alle specifiche vocazioni territoriali.
Il patto per il Sannio rappresenta il primo passo verso un percorso condiviso che si declina in azioni comuni che Confindustria e sindacati porteranno avanti secondo un progetto unitario.
Sintesi del documento
Riportare il Sannio al centro delle politiche regionali e nazionali
OBIETTIVO: contrastare il rischio di desertificazione demografica attraverso azioni congiunte per migliorare la situazione attuale dei servizi pubblici essenziali (sanità, trasporti e istruzione) e dei servizi socio-assistenziali.
Attrazione investimenti industriali
OBIETTIVO: favorire l’attrazione degli investimenti, mediante un’azione sinergica sul territorio, partendo dalla istituzione delle Zone Economiche Speciali (ZES).
Contrattazione di secondo livello
OBIETTIVO: migliorare la competitività delle imprese, favorendo forme di partecipazione dei lavoratori e conciliazione dei tempi di vita/lavoro, benessere e qualità di vita dei dipendenti.
Welfare
OBIETTIVO: favorire la diffusione e l’adesione a forme e strumenti di welfare definiti dalla contrattazione nazionale, aziendale (o territoriale), attraverso iniziative bilaterali.
Dumping contrattuale
OBIETTIVO: contrastare forme di elusione contrattuale determinate dall’applicazione di CCNL non siglati da Confindustria e dalle confederazioni di CGIL CISL UIL.
Giovani e formazione
OBIETTIVO: attivare iniziative tese a valorizzare le esperienze dell’alternanza scuola lavoro anche per migliorare il raccordo tra formazione post diploma e mondo del lavoro. Valorizzare percorsiformativi finalizzati alla valorizzazione della vocazione produttiva territoriale e agroalimentare, al fine di incrociare la domanda e l’offerta di lavoro territoriale.
Ambiente
OBIETTIVO: rendere sostenibile e compatibile la salvaguardia dell’ambiente, la tutela della salute e la presenza industriale sul territorio.
Osservatorio territoriale
OBIETTIVO: monitorare i nuovi fenomeni che investono il mondo del lavoro e l’evoluzione dello sviluppo territoriale, anche programmando incontri con i vari stakeholders, attraverso un Osservatorio territoriale presso Confindustria Benevento.