Visibilmente deluso il tecnico del Benevento, Roberto De Zerbi, per come è andata la sfida interna contro il Cagliari. La sconfitta si è materializzata con due tiri in tutta la gara, sui titoli di coda del match: prima l’incornata di Pavoletti al primo minuto di recupero, poi un rigore trasformato da Barella al 5 di recupero.
“Faccio fatica a trovare le parole perché oggi non abbiamo subito un tiro in porta fino al 91 (primo gol, ndr) e il secondo al 96’ (rigore di Barella, ndr) . Abbiamo creato tanto e colpito pure due pali. Ho messo un difensore in più per coprirmi sulle palle alte. L’arbitro però non c’è piaciuto. Stiamo cercando di mantenere una dignità. Il cartellino di Brignola c’era come il doppio giallo di Castan. Anche il rigore per loro c’era come c’era il nostro a Firenze. Purtroppo adesso si sta passando il limite e anche la mia pazienza sta venendo meno.
Ho dovuto cambiare Sagna perché non ce la faceva più e Brignola aveva un polpaccio che si stava gonfiando. Ero rimasto con un solo cambio, ma anche Djuricic non ce la faceva.
E’ dura da buttare giù perché loro non hanno tirato in porta. Forse meritavamo un gol in più.
VAR – Non mi piace l’atteggiamento degli arbitri nei nostri confronti. Come se sentissero di non creare problemi ad una che sembra avviata alla retrocessione. Penso sempre alla buona fede, ma mi dà fastidio l’atteggiamento. A parte invertite come sarebbe andata? L’arbitro avrebbe avuto la stessa velocità nel cacciare il cartellino. Gli arbitri parlano di rispetto e collaborazione, ma dovrebbe vedere anche loro come si pongono.
Si va avanti come abbiamo finito ieri la settimana di allenamento. Si gioca cercando di andare a Roma e vincere con la LAzio. Peserà la sosta e occorre trovare le motivazioni. Poi se capisco che qualcuno non è motivato con me semplicemente non gioca. Dopo la Lazio abbiamo il Verona e sei sette partite complicate.
Percentuali di salvezza? Non lo so. I calcoli li lascio fare a chi capisce di più di matematica.”
di Edoardo Porcaro