Sarà discussa a Bruxelles, mercoledì 10 ottobre, la candidatura a Città Europea del Vino 2019 del territorio ‘Sannio Falanghina’ avanzata dalle realtà di Castelvenere, Guardia Sanframondi, Sant’Agata dei Goti, Solopaca e Torrecuso. Le cinque realtà territoriali hanno presentato lo scorso 25 settembre un articolato dossier per vedersi riconoscere Città Europea del Vino 2019 da parte di Recevin, la rete europea delle Città del Vino, formata dalle associazioni nazionali presenti negli undici Paesi membri (Germania, Austria, Bulgaria, Slovenia, Spagna, Francia, Grecia, Ungheria, Italia, Portogallo e Serbia) per un totale di quasi 800 città di tutta Europa.
La candidatura del territorio sannita sarà l’unica su cui si discuterà nell’ambito della riunione fissata presso la sede del Parlamento Europeo, dalle ore 16.30 alle ore 18.30 (Sala A8F388). All’incontro saranno presenti l’onorevole Nicola Caputo (europarlamentare), JosèCalixto (presidente di Recevin), Floriano Zambon (presidente Associazione nazionale Città del Vino), Pedro MagalhãesRibeiro (AMPV Portugal), Rosa Melchior (Acevin Spagna). Nell’ambito dello stesso incontro sarà discussa anche la candidatura della cittadina francese di Perpignan a ‘Città Europea Dionysos’ e i rappresentanti delle amministrazioni coinvolte nell’iniziativa.
È dal 2012 che Recevin assegna il ruolo di capitale della cultura enologica del vecchio continente ogni anno ad un Paese diverso, ponendolo al centro dell’attenzione dell’Europa e del mondo nel promuovere la cultura, l’identità, i paesaggi e i territori del vino. Per quanto concerne la candidatura relativa al 2019 come detto toccherà all’Italia, con la proposta unitaria di indicare le cinque realtà sannite e le colline della valle del Calore, intensamente disegnate dalla viticoltura.
La candidatura ‘Sannio Falanghina – European Wine City 2019’ ha coinvolto una vasta rete di Comuni sanniti che rientrano nella Valle del Calore, area dove si coltiva circa il 40% dell’intera produzione viticola della Campania, chiedendo il supporto anche della Regione Campania, della Camera di Commercio di Benevento, del Sannio Consorzio Tutela Vini e dell’Università degli Studi del Sannio.
Queste le “capitali” europee del vino che si sono succedute nel corso degli otto anni: Palmela (Portogallo, 2012) – Marsala (Italia, 2013) – Jerez de La Frontera (Spagna, 2014) – Resguengos de Monsaraz (Portogallo, 2015) – Valdobbiadene-Conegliano (Italia, 2016) – Cambados in Galizia (Spagna, 2017) – Torres Vedras/Alenquer e Rethimnos (rispettivamente Portogallo e Grecia, 2018).