Consueta conferenza stampa per mister De Zerbi che, alla vigilia dell’attesissimo derby tra Benevento e Napoli – primo storico in Serie A al Vigorito – ha così parlato.
Il Napoli toglie il sonno per cui il mercato è passato in secondo piano. Del mercato poi se ne è occupato il presidente. Io sono stato informato solo ad operazione conclusa. Ho pensato a preparare la partita che è molto difficile.
Degli ultimi arrivati qualcuno giocherà. Le scelte non le posso fare da subito perché ho necessità di conoscerli.
Col Napoli sarà una partita di totale sofferenza, come quella contro la Juve. Sarà una partita da giocare quasi tutta senza palla, ma bisogna avere il desiderio di metterli in difficoltà. Noi siamo in una situazione in cui dobbiamo fare punti con tutti perché le partite sono sempre meno. Per farlo è necessario anche che squadre come il Napoli non siano al top della forma altrimenti è impossibile.
INNESTI – I nuovi che hanno giocato fin qui (Guilherme, Djuricic, Billong) non hanno cambiato il risultato ma hanno fatto bene. I nuovi oltre alla qualità e all’entusiasmo e all’essere vergini dalle sconfitte hanno più qualità e forza rispetto a quelli che sono andati via. Bisogna solo che migliorino la forma e mi riferisco a Tosca, Sandro e Diabatè che non giocavano da un pò.
Chi ha deciso di rimanere qui sa a cosa andrà incontro, ai sacrifici che dovrà fare. Non ne ho trovati molti che hanno espresso il desiderio di andar via. Di quelli rimasti nessuno voleva andarsene e addirittura vorrebbero giocare sempre. Era chiaro però che bisognava fare qualcosa di più sul mercato visto come è andata finora. Quelli che sono arrivati sono stati presi perché funzionali.
Come si affronta il Napoli? Beh, anche squadre che hanno messo il pullman o sono andati a prenderlo alto hanno perso. Dico solo che sarà una partita di sofferenza totale, in cui la palla l’avranno sempre loro. Bisogna difendere bene e avere il coraggio e la voglia di giocarsela, sfruttando la velocità.
La gara con la Samp è da esempio. Contro i blucerchiati abbiamo avuto la voglia e la determinazione di giocarcela.
SAGNA – Il suo arrivo è stato una sorpresa pure per me. Sapevo che il presidente aveva qualcosa in mente. Sagna è un ragazzo umile, altrimenti non sarebbe venuto a mettersi in discussione qui dopo una grande carriera. Credo che non gli servirà molto per mettersi in forma. Con il suo acquisto, quello di Guilherme e Sandro è arrivata tanta qualità ed entusiasmo.
Non so se giocherò come abbiamo affrontato la Juve, difendendo o attaccando a 3 o a 4.
PUGGIONI – Puggioni è stato preso per fare il titolare. Sarà almeno così inizialmente. Però il posto garantito non ce l’ha nessuno. Chi sta dietro dovrà spingere per avere il suo spazio. Non voglio gente che si sente panchinaro, ma gente che quando non gioca stia tranquilla. Se viene gente per aiutarci, non devono emergere individualità rispetto al gruppo.
Iemmello e Diabatè stanno crescendo. Per Diabatè ci vuole un po’ di tempo in più perché è più pesante. Entrambi non sono pronti a giocare dall’inizio ma dovranno dare il loro contributo per farmi sbagliare meno.
LAZAAR – Sapeva che avrebbe trovato difficoltà a trovare spazio, ma avendo già giocato nel Newcastle non poteva cambiare squadra. L’arrivo di Sagna lo esclude. Purtroppo queste sono le cose brutte del mio mestiere.
Rimpianti di mercato? Penso che la squadra sia stata rinforzata per non abbandonare la speranza di salvarsi. Non posso dare giudizi sul mercato adesso, sia in entrata che in uscita. Sarà il campo a dire se si è fatto bene o male.
di Edoardo Porcaro