Coloro che, per l’anno 2017, hanno già versato alla Provincia di Benevento la tariffa per la raccolta di funghi epigei freschi e conservati non dovranno pagare nulla alla Regione Campania subentrata nella competenza in materia.
Lo comunica il Segretario Generale – Direttore della Provincia di Benevento Franco Nardone il quale precisa che sarà la stessa Provincia a riversare alla Regione i proventi incassati per il 2017, sollevando dunque i cittadini contribuenti da ogni ulteriore e peraltro immotivato obbligo.
E’ accaduto che, con l’inizio di quest’anno, le attività in materia di funghi già esercitate dalle Province siano state riassorbite dalla Regione ai sensi della legge regionale n. 14/2015, tanto che la Regione stessa ha attivato nei giorni scorsi un proprio conto corrente postale (il n. 21965181) per poter consentire agli utenti il pagamento delle tariffe per il rilascio del tesserino autorizzativo (codice 1158), oppure per la convalida annuale dello stesso (codice 1159) o per le sanzioni derivanti da violazioni delle norme (codice 1160).
Molti cittadini, però, interessati allo svolgimento di quelle attività connesse alla raccolta dei funghi epigei freschi e conservati, avevano già provveduto, come del resto avevano fatto per gli anni precedenti, al pagamento alla Provincia delle tariffe stesse: alcuni di loro si sono recati, dunque, presso gli Uffici della Provincia lamentando il fatto che la Regionenon riteneva validi tali pagamenti e chiedeva di versare le tariffe previste sul proprio conto corrente postale. I cittadini chiedevano alla Provincia la restituzione di quanto versato.
Ovviamente la Provincia di Benevento, ha spiegato Nardone, non intende trattenere le somme già versate e che non le competono per tali attività: pertanto, d’intesa con gli Uffici regionali preposti, a breve riverserà a sua volta i proventi già acquisiti alla Regione. I ricercatori di funghi che hanno già pagato per il 2017 non dovranno più nulla ai pubblici Uffici.