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direttore Antonio De Cristofaro

Bando Periferie, il sindaco Mastella chiarisce azione e obiettivi dell’Amministrazione

Scritto da il 30 gennaio 2017 alle 11:47 e archiviato sotto la voce Attualità, Foto, Politica. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Bando Periferie, il sindaco Mastella chiarisce azione e obiettivi dell’Amministrazione

Di seguito l’intervento del sindaco di Benevento, Clemente Mastella, sul Bando Periferie.

“Ho riscontrato una situazione drammatica che incrocia sciatteria a incapacità e che ha penalizzato la nostra Città. L’azione della passata amministrazione ha contribuito a sottrarre risorse che sarebbero state vitali per l’economia e per il territorio. Non mi perdo d’animo e lavorerò per recuperare tutto ciò che può essere salvato. Certo non potrò portare indietro le lancette dei finanziamenti: lì dove mancano le rendicontazioni o sui finanziamenti assegnati e poi revocati, posso poco, ma non dispero di ottenere qualche risultato importante, anche grazie alla disponibilità del Governatore De Luca già registrata in circostanze strategiche come per il depuratore cittadino.

Intanto, sulle polemiche che hanno investito il cosiddetto bando ‘periferie’, presentato dalla mia amministrazione e giunto positivamente a finanziamento, avevo chiesto ai tecnici che mi dettagliassero la proposta frutto degli indirizzi politici affidati.

Ne emerge uno spaccato che qui di seguito riporto, con l’aggiunta di qualche mia considerazione di carattere più politico: si chiarisce definitivamente come l’utilizzo delle risorse da noi immaginato fosse l’unico che poteva sperare di raggiungere l’obiettivo. E infatti, così è stato!

Innanzitutto va sottolineato che l’Amministrazione Comunale ha avuto il merito di candidarsi al finanziamento del Bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri pubblicato a metà giugno del 2016. Viene erroneamente esposto da vari rappresentanti del PD, ed indicato come colpa grave rispetto alle proposte elaborate da questa Amministrazione, che il Bando in questione riguardava solo ed esclusivamente aree periferiche della città. Non è così è chi lo afferma è in errore.

Infatti, come recita il Bando ministeriale stesso all’ art.4 comma 3), le tipologie di intervento previste sono le seguenti:

a) progetti di miglioramento della qualità del decoro urbano;

b) manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti per finalità di interesse pubblico;

c) progetti rivolti all’accrescimento della sicurezza territoriale e della capacità di resilienza urbana;

d) progetti per il potenziamento delle prestazioni e dei servizi di scala urbana tra i quali lo sviluppo di pratiche del terzo settore e del servizio civile, per l’inclusione sociale e la realizzazione di nuovi modelli di wellfare metropolitano e urbano;

e) progetti per la mobilità sostenibile e l’adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali, educativi e didattici nonché alle attività culturali ed educative promosse da soggetti pubblici e privati.

Appare evidente dunque, dalla lettura della tipologia degli interventi ammessi dal Bando, che l’obbiettivo della riqualificazione e rigenerazione urbana riguarda un ambito più complesso rispetto alle sole aree periferiche, che pure sono oggetto di proposte di intervento in quelle elaborate dall’ Amministrazione in carica.

Infatti l’obbiettivo del bando ministeriale è quello di:

• mitigare e ridurre le disparità sociali ed i fenomeni di devianza sociale indotti da contesti urbani degradati presenti sull’intero territorio comunale;

• intervenire sui pericoli derivanti dai cambiamenti climatici mediante opere di difesa o di “resilienza urbana” come gli interventi proposti a difesa della città da fenomeni alluvionali.

Le progettazioni elaborate, sotto forma di studi di fattibilità, localizzato il finanziamento, saranno approfondite nelle fasi definitiva ed esecutiva, recependo integrazioni ed osservazioni secondo le procedura vigenti. Nel breve lasso di tempo intercorso dalla pubblicazione del bando ministeriale (metà giugno) alla data di scadenza per l’invio delle proposte alla Presidenza del Consiglio (30 agosto), questa Amministrazione ha provveduto a pubblicare un bando ad evidenza pubblica per raccogliere le manifestazione di interesse di investitori privati. In tal senso l’Amministrazione comunale ha accolto favorevolmente le proposte dei privati che risultavano coerenti con questo obbiettivo ma soprattutto con le tipologie di intervento del bando stesso. Del resto non occorre essere dei sociologi ed urbanisti di chiara fama per rendersi conto dello svuotamento di funzioni in atto nel centro storico, della conseguente chiusura delle attività commerciali, del degrado e della povertà diffusa! In questo senso è stata accolta favorevolmente la proposta di un privato, in relazione alla riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’edificio ex Orsoline da destinarsi ad Ostello della Gioventù e sede di attività culturali, in quanto tale proposta soddisfa il bisogno di ricettività turistica a basso costo in grado di intercettare il flusso del turismo religioso “San Pio – Pietrelcina”. Così come è un eufemismo dare valore di piazza ad un parcheggio quale è oggi ridotta piazza Risorgimento o non considerare le condizioni di degrado in cui versa l’attuale terminal bus, dove una soluzione provvisoria è diventata nei fatti definitiva, dove, ai viaggiatori, il servizio pubblico assicurato è degno di una città del terzo mondo.

In questo senso è stata accolta favorevolmente la proposta di un privato in relazione alla riqualificazione e rifunzionalizzazione di piazza Risorgimento e dell’area dell’ex Collegio La Salle. Essi risultano allo stato dei “vuoti urbani” cioè aree, seppure centrali della città, che non hanno alcuna funzione urbana preminente ed in quanto tali versano in una condizione di degrado con fenomeni di marginalità sociale a cui sono esposte soprattutto le giovani generazioni.

La proposta progettuale del privato prevede la pedonalizzazione di piazza Risorgimento, condizione necessaria e sufficiente affinché le venga restituita la funzione urbana di piazza, e lo spostamento del parcheggio autovetture nell’area dell’ex collegio La Salle con un numero doppio di disponibilità di posti auto rispetto ad oggi.

Tale proposta risulta inoltre coerente con un obbiettivo strategico di Questa Amministrazione: realizzare il terminal bus extraurbani nei pressi della stazione centrale, come in verità avviene nella gran parte delle città del mondo, in grado di realizzare la intermodalità del traffico su gomma e su ferro in relazione anche alla prossima realizzazione dell’alta capacità NA-BA.

Ancora in questo senso è stata accolta favorevolmente la proposta di un privato in relazione alla riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’area di proprietà comunale attigua allo stadio comunale ed oggi occupata abusivamente da nomadi. La proposta progettuale mira a realizzare un centro polivalente con piscina scoperta – coperta, aree per attività di aggregazione e coesione sociale in un quartiere , il rione Libertà, dove i fenomeni di emarginazione e devianza sociale sono particolarmente evidenti.

Il coinvolgimento di risorse private ha così superato la soglia minima della percentuale del 25% prevista dal bando attestandosi invece a quota 32%. Un risultato lusinghiero in un momento storico caratterizzato da assenza di proposte e di interventi con risorse private!

Le proposte progettuali sia pubbliche che private non sono condivise dagli esponenti della passata Amministrazione comunale. Ne prendiamo atto! Lo crediamo bene! Essa si è infatti caratterizzata con progetti e realizzazioni inutili e dannose per la città che erano e sono davanti agli occhi di tutti! Quando un’opera pubblica non è utile e le sue finalità sono dubbie,  con il tempo viene “rifiutata” dalla città; con il tempo perde efficacia, viene abbandonata e addirittura vandalizzata. Esempi evidenti: il terminal bus nell’area antistante lo stadio Ciro Vigorito, la Spina Verde al Rione Libertà, la Galleria Malies etc. etc.

In ultimo, una considerazione in merito al mancato “coinvolgimento” del Sottosegretario alle Infrastrutture sulle proposte e sulla partecipazione della città al Bando. Non risulta allo scrivente che lo stesso Sottosegretario abbia promosso delle azioni di informazione istituzionale sull’argomento del Bando, né nei confronti della città di Benevento né di tutti i soggetti concorrenti al bando. Sarebbe stata una visione medievale quella di ricorrere all’aiuto del Sottosegretario: le istituzioni e gli incarichi istituzionali sono al servizio di tutti gli Enti e tutti i cittadini e non hanno e non possono avere rapporti privilegiati con i rappresentanti del proprio partito e delle loro comunità. Ripeto non devono e non possono, come ben sa lo stesso Sottosegretario, che, sicuramente, ha vigilato in modo imparziale affinché la Commissione Ministeriale preposta valutasse le istanze pervenute dalla sua città unicamente in base al merito e alla bontà delle stesse. Sicuramente è andata così e se Benevento è tra le ultime posizioni è la dimostrazione del suo agire imparziale e neutro, cioè per dirla tutta, non ha mosso un dito per favorire la sua città! Noi ne siamo sicuri e per meglio capire lo accerteremo producendo istanza di accesso agli atti. Nel mentre, anche se nelle ultime posizioni, il merito di non aver perso questa possibilità di finanziamento va comunque ascritto a questa Amministrazione comunale e a vantaggio dell’intera Città. Questa considerazione dovrebbe essere alla base di qualsiasi ragionamento delle forze politiche di questa città. L’obiettivo di tutti dovrebbe essere il bene comune. La competizione politica dovrebbe svolgersi sulle proposte e sui programmi piuttosto che sulle polemiche sterili e sempre salvaguardando il bene comune. Abbiamo trovato una città povera di risorse economiche e culturali, abbiamo trovato una città stremata e allo sbando: i cittadini lo sanno e per questo ci hanno votato. E’ una lezione sulla quale gli esponenti della passata Amministrazione, oggi opposizione consiliare, dovrebbero almeno riflettere…. prima di parlare!”

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