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direttore Antonio De Cristofaro

Il Conservatorio inaugura il Teatro San Vittorino

Scritto da il 25 maggio 2017 alle 18:02 e archiviato sotto la voce Cultura & Spettacoli, Primo Piano. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Grande attesa per il concerto d’inaugurazione del Complesso del Teatro S. Vittorino: domani, venerdì 26 maggio, alle ore 18.00, di scena la grande Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Musica “Nicola Sala” diretta dal M° Maurizio Petrolo, docente titolare di cattedra presso l’Ateneo sannita.

Enorme la soddisfazione espressa dal Direttore M° Giuseppe Ilario e dal Presidente Dott.ssa Caterina Meglio.

«L’inaugurazione del complesso del San Vittorino - spiegano i vertici dell’Istituzione di Alta Formazione Musicale sannita -  sancisce il punto di arrivo di un percorso cominciato nel novembre 2014. In quella data, cominciavamo insieme a lavorare alla rinascita del nostro Conservatorio. Le tante soddisfazioni che possiamo guardare con orgoglio, ed elencare in scioltezza, sono state il risultato di anni pieni di impegno e di fatica.

Oggi, però, è storia recente la ristrutturazione di Palazzo de Simone, avvenuta grazie a fondi regionali che parevano perduti; l’avvio dei lavori a Palazzo degli Scolopi; la messa in sicurezza del bilancio; l’aumento esponenziale degli studenti; l’attivazione di nuovi corsi, più vicini ai desiderata delle giovani generazioni, come quello di pop-music; la convenzione col Teatro di San Carlo, unico esempio tra tutti i Conservatori campani, con i nostri studenti che vanno a mettersi alla prova e a tenere testa a direttori internazionali, nelle regolari stagioni del teatro melodrammatico più antico d’Europa; le centinaia di concerti che hanno allietato la nostra città e tutta la provincia; il grande concerto nel Pastificio Rummo; le celebrazioni a Pietrelcina per la traslazione della salma di Padre Pio; il riconoscimento arrivato appena qualche mese addietro dalle statistiche ufficiali del MIUR, che vedono il Conservatorio di Benevento al nono posto in Italia per numero di studenti e al primo per produzione artistica, la visita della nostra Ministra Valeria Fedeli lo scorso 4 marzo; il prossimo Premio Nazionale delle Arti dedicato a Pino Daniele previsto al Teatro Romano nei giorni 22, 23 e 24 giugno; l’imminente concerto nella basilica di San Pietro, il prossimo 10 giugno.

Dietro tutto questo, ci sono ore e ore di duro lavoro che hanno impegnato tutti noi, nessuno escluso, dai ragazzi ai coadiutori, dagli amministrativi ai docenti, compatti e concentrati in uno sforzo cui la città ha assistito orgogliosa e che ha premiato nel miglior modo possibile: affidandoci la gestione del meraviglioso complesso di San Vittorino.

Questa sala appena restaurata è il cuore pulsante di un più vasto organismo, di altri ambienti di studio e di lavoro, dove sarà possibile pianificare un’attività ormai consolidata, pronta a proiettarsi oltre i confini della nostra regione. Masterclass, convegni, sale prove: dopo averci visti in grado di proporci come polo musicale-produttivo per un territorio privo delle possibilità presenti in altre zone, la città di Benevento ha deciso che valeva la pena scommettere sul nostro futuro. Noi accettiamo la scommessa, e rilanciamo: perché la cultura è bellezza, ma è anche economia, e soltanto entrambi gli elementi possono rendere grandi noi e la nostra città».

L’antico complesso monastico di San Vittorino, che da oltre un millennio occupa un intera insula del centro di Benevento, ha origine nella prima metà del X secolo, quando le suore del monastero femminile del Santissimo Salvatore di Alife, perseguitate dai saraceni, si trasferirono a Benevento, dove avviarono la costruzione del primo nucleo del monastero. Inizialmente il monastero fu una dipendenza del centro benedettino di San Vincenzo al Volturno; con Bolla di Papa Alessandro III nel 1168 la comunità badiale ottenne il privilegio della diretta giurisdizione papale e la facoltà di affidare la consacrazione delle nuove badesse ad un vescovo di loro scelta. L’accresciuto rilievo dell’abbazia ne determinò un continuo accrescimento del complesso edilizio conventuale, tale da divenire in questa epoca per dimensioni e complessità uno dei più grandi, se non il più grande, complesso monacale della città. Nuovi lavori, nella prima metà del XVII secolo, voluti dall’allora arcivescovo Pompeo Arrigonio, determinarono la demolizione della contigua chiesa dei SS. Giuda e Simone che andò ad ampliare il giardino del monastero.     Allo stato attuale risulta difficile, se non impossibile, definire con sicurezza la storia del complesso dal punto di vista edilizio e urbanistico, viste le numerose modifiche da esso subite nel tempo: una per tutte derivanti dal sisma del 1688. Successivamente a tale data il complesso entrò nella fase discendente della parabola; chiuso temporaneamente nel 1779 ed espulse le suore benedettine, fu soppresso nel 1806 durante l’occupazione francese della città.

Nel 1809 la chiesa e parte del monastero furono ceduti a privati, e in seguito (in fasi successive fino al 1910) furono acquisiti dall’Orfanotrofio dell’Annunziata, che fino agli anni ’50 del secolo scorso è stato gestito dalle Figlie della Carità.

Ecco il programma che sarà eseguito dall’Orchestra Sinfonica del “Nicola Sala”:

W. A. Mozart  da Le Nozze di Figaro “Overture” ; W. A. Mozart  da Le Nozze di Figaro “Voi che sapete”; G. Rossini da Il Signor Bruschino “Sinfonia”; G. Verdi  da La Traviata “Preludio Atto I”; G. Verdi  da La Traviata “Brindisi”; G. Rossini da Il Barbiere di Siviglia “Sinfonia”; G. Rossini da Il Barbiere di Siviglia “Largo al Factotum”; P. Mascagni  da Cavalleria rusticana “Intermezzo”; J. Strauss  Pizzicato Polka;  G. Bizet  da L’Arlesienne Suite n.1 “Overture”. I solisti che si esibiranno sono: Marta Fiorillo, soprano; Sergio Dragone, tenore, Gilda Molinaro Pennucci, mezzosoprano; Fabrizio Crisci, Baritono; Julian Brodski, sax alto. Dirige il M° Maurizio Petrolo.

 

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