L’enogastronomia del Sannio viene messa in risalto dalle tradizioni del periodo pasquale: i prodotti stagionali e le ricette dei nostri nonni vengono amalgamati per creare le eccellenze culinarie di un territorio, sintesi di tutti i valori Coldiretti.
“La sicurezza alimentare, la tracciabilità, l’ecosostenibilità – ha dichiarato il presidente di Coldiretti, Gennarino Masiello – si sposano perfettamente nell’offerta degli oltre 60 agriturismi aderenti a Coldiretti e a Terranostra che stanno scaldando i motori per offrire il meglio delle proprie produzioni ai clienti durante il periodo pasquale”.
Gli agriturismi hanno registrato il tutto esaurito già da qualche tempo. Gli avventori provengono per l’80% da fuori provincia (Caserta, Napoli) e in alcuni casi addirittura da fuori regione (Molise e Lazio).
L’offerta culinaria muta a seconda delle aree: dalla minestra maritata ai primi con gli asparagi selvatici tipici di questa stagione dell’hinterland ai calzoni con ricotta e grano cotto di San Lorenzo Maggiore; dalla pasta al forno cotta sotto i carboni e frittelle con i fiori di acacia di Castelvenere alle quiche di verdure campestri di Santa Croce del Sannio; dal parrozzo (un pane preparato con il granturco macinato a pietra, il lievito madre e riempito con peperoni e pancetta) e le uova lesse conservate sotto aceto di Colle Sannita al più classico agnello al forno con le patate o alla pastiera che prende odori e ingredienti a seconda delle aree. Il tutto accompagnato da una produzione di vini di qualità.
“L’offerta enogastronomica del Sannio – ha aggiunto Masiello – è davvero ricca e viene apprezzata in provincia e fuori: lo testimonia il boom di prenotazioni registrato dai nostri agriturismi per queste festività. I clienti riconoscono la bontà delle produzioni delle nostre imprese e la apprezzano dando vita a un turismo che trova nel nostro territorio non solo bellezze paesaggistiche, ma anche tradizioni culinarie d’eccellenza specchio di un ambiente genuino e di uno stile di vita sano”.