Un’importante e recente pronuncia della Corte di Cassazione ha statuito il principio dell’esclusione dei rifiuti speciali dal pagamento della Tari. La sentenza in questione riguardava in realtà la Tia e nella vicenda era coinvolta una falegnameria che sosteneva di non dover pagare l’allora tassa vigente in quanto provvedeva essa stessa al corretto smaltimento dei rifiuti speciali derivanti dalle proprie lavorazioni. Ebbene il principio affermato dalla Cassazione ed applicabile anche all’attuale tassazione sui rifiuti urbani, praticata ora con la Tari, è volto a chiarire un punto che evidentemente negli ultimi anni era risultato controverso, ossia che non possono essere assoggettate alla tassa sui rifiuti i locali destinati alla produzione, in cui si determinano rifiuti speciali e non rifiuti urbani.
L’auspicio, dunque, è che oggi i comuni del Sannio si adeguino a questo principio sacrosanto, sul quale tra l’altro anche il Ministero dell’Economia era intervenuto per chiarirne l’efficacia e che oggi, alla luce del pronunciamento della Suprema Corte, non sarà ulteriormente eludibile.
La sede provinciale della Federconsumatori, da sempre impegnata sul territorio e sensibile alle problematiche di consumatori ed utenti, predispone i pomeriggi, dal lunedì al giovedì, sportelli finalizzati ad offrire servizi di assistenza e consulenza legale su questioni, come questa della Tari oggetto di pronuncia della Cassazione, di interesse diffuso.