In una campagna elettorale contraddistinta da varie tematiche, sorprende che nessuno abbia ancora analizzato a fondo quella relativa all’urbanistica. Noi del Movimento 5 Stelle lo faremo domani, in occasione dell’incontro in programma alle ore 18.30 all’Opera Buffa che farà seguito ad una conferenza stampa che vi invito a non perdere.
L’urbanistica rimanda a una domanda di non poco conto: come sarà Benevento tra 20 anni? Indubbiamente serve avere un’idea di programmazione e progetto per renderla fruibile e al passo con le idee di ciascun cittadino.
Le norme urbanistiche si costruiscono infatti partendo dalle esigenze degli abitanti e dalla analisi della situazione attuale, definendo le regole, correggendo eventuali errori, risolvendo problemi ed elaborando un piano per aprire nuove strade e nuovi spazi. Per determinare queste regole bisogna essenzialmente conoscere la città attuale nonché aver ben chiara l’idea della Benevento che sarà. E’ necessario capire quante case mancano, quali strade devono realizzarsi, quante scuole e palestre, quanti spazi adibiti al tempo libero, quali zone recuperare e così via.
Serviranno spazi per l’industria? Aumenteranno i pendolari o diminuiranno gli spostamenti? Quali infrastrutture e servizi nuovi o diversi dovranno essere realizzati? Per rispondere a queste domande è impensabile non coinvolgere gli stessi cittadini nelle scelte. E’ di questo che dovrebbe occuparsi il settore urbanistico, ma a quanto pare alle precedenti amministrazioni è importato poco, con opere senza senso disseminate in giro per i quartieri.
La città attuale non si conosce e non si vuol conoscere. Non si conoscono le condotte, gli scarichi a fiume e le esigenze. La difesa dei beni culturali e ambientali è affidata al buon cuore di pochi appassionati. E’ addirittura sorto un comitato di “lotta” per far conoscere i problemi di chi è senza casa.
Per il futuro si immaginano un nuovo sviluppo logistico-industriale ed un aumento demografico di cittadini (100.000 ab) che neanche negli anni del boom demografico ed industriale si è concretizzato. Le regole che dovrebbero dare indicazioni chiare sono in contrasto tra loro , hanno il preciso scopo di aggirare ogni controllo; la città che sarà di questo passo verrà fuori da tanti singoli interessi e tante singolari norme volute e costruite senza un’idea complessiva.
Cosa ne sarà di Benevento? Sarà salvata o l’interesse privato vincerà su quello di tutta la collettività? L’unica certezza è che il caso, chi avrà la forza, i prepotenti, gli amici degli amici, i finanziamenti Regionali e qualche processo – ben mescolati tra loro – modelleranno la nostra città.
Può sembrare un quadro irreale invece è esattamente quello che ha fatto l’amministrazione uscente con un piano che sta portando avanti anche nel pieno della sua campagna elettorale.
Si pensi alla zona tra piazza Duomo e Piazza Orsini o al il Malies o al Rione Ferrovia. Ciò che vogliamo è un progetto unito a un’idea per la Benevento futura. Conosciamo bene la nostra città ma vogliamo conoscerla meglio attraverso i cittadini e tutti quelli che desiderano aiutarci. Sogniamo una città modello che sia punto di riferimento; una Capitale di tutto il territorio e di tutti i paesi del nostro Sannio. L’urbanistica deve aiutarci a costruire un centro di cui essere orgogliosi, lo dobbiamo a tutti i coloro che non hanno perso le speranze in un futuro diverso e soprattutto migliore.