Lunedì 25 Luglio alle ore 18.30 nella splendida cornice del castello medioevale guardiese si svolgerà il convegno dal titolo “Nel segno dei Sanniti”. Interverranno
Enrico Garofano, storico
Nel segno dei Sanniti. Introduzione
Franco Valente, storico del territorio
Sanniti e Romani. Culture ed economie in contrasto
Domenico Caiazza, storico
Insediamenti sanniti e medioevali tra Matese e Calore
Richard Hodges, storico archeologo
Conseguenze della dominazione sannita e romana sulla Longobardia Minore
Floriano Panza, sindaco di Guardia Sanframondi
Conclusioni
Coordinamento
Elena Sanzari
Assessore alla Cultura di Guardia Sanframondi
Il convegno programmato si pone l’obiettivo di rendere partecipe un vasto pubblico delle conseguenze della presenza sannitica sul Matese, che è storicamente la montagna sacra del Sannio, nel complesso e drammatico rapporto con i Romani. Una storia complicata sulla quale gli studiosi ancora dibattono per comprendere aspetti che non sono del tutto chiariti, anche perché gran parte delle informazioni ci sono pervenute attraverso la tradizione romana, ovvero quella dei vincitori. Oggi si cerca di trovare un nuovo approccio al problema perché grandi contributi sono venuti dalla notevole quantità di scoperte archeologiche da una parte e da una sistematica ricognizione sul territorio dall’altra. Al convegno parteciperanno studiosi che hanno trattato spesso in maniera originale la vicenda sannitica nell’ambito di una visione che tiene conto dei valori puntuali individuati nel territorio, delle interconnessioni strutturali dei fatti, dei fattori economici che li hanno determinato e delle cosiddette “contaminazioni culturali” che permettono di cogliere il valore nuovo del territorio per effetto delle sovrapposizioni avvenute nel tempo. L’introduzione è affidata al prof. Enrico Garofano che è il “genius loci” di Guardia Sanframondi conoscendone sia le particolarità storiche sia le implicazioni culturali. Enrico Garofano ha tradotto i suoi studi in una serie di saggi oggi fondamentali per la ricostruzione delle vicende della comunità guardiense.
L’architetto Franco Valente evidenzierà aspetti spesso sottovalutati e relativi alle motivazioni dello scontro dei Sanniti con gli invasori Romani. Quelle guerre non furono semplicemente il desiderio di espansione di un popolo a danno di un altro, ma una necessità strategica legata a differenti sistemi economici che non potevano coesistere nello stesso contesto territoriale. Da una parte un sistema stanziale legato al possesso della terra da volgere a coltura e dall’altra un sistema fortemente condizionato dalle necessità di muovere grandi masse di animali. Il segno della cultura sannitica sopravvisse anche dopo la conquista romana, soprattutto nella forma architettonica dei suoi edifici religiosi impiantati su moduli armonici di origine pitagorica.
Domenico Caiazza porterà a conoscenza una delle ultime scoperte. Una fortificazione megalitica matesina sul versante del Calore. Una ulteriore luce sui sistemi difensivi della fascia del Matese che nel III secolo prima di Cristo furono teatro dello scontro finale con i Romani.
Infine il prof. Richard Hodges, che oggi è il preside dell’Università Americana a Roma e che è considerato uno dei massimi esperti mondiali di archeologia medioevale.
Il prof. Hodges è lo scopritore di S. Vincenzo al Volturno, il “locum ubi vocatur Samnia”, che fu sede del più importante monastero franco-longobardo d’Europa e che oggi rappresenta uno dei parchi di archeologia medioevale più ricchi d’Italia. Richard Hodges è un profondo conoscitore delle implicazioni tra il mondo tardo-antico e la Longobardia Minore dove la presenza sannitica e la conquista romana hanno lasciato segni consistenti che ancora oggi sono pienamente avvertibili.
Il coordinamento dei lavori è affidato alla dott.ssa Elena Sanzari, assessore alla Cultura del Comune di Guardia Sanframondi, mentre il sindaco Floriano Panza tirerà le prime conclusioni che costituiranno la base per un percorso finalizzato alla valorizzazione del territorio guardiense.
Si tratta di un’iniziativa – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Sanzari – che l’Amministrazione Comunale pone come l’avvio di un percorso finalizzato a individuare nel proprio territorio una serie di peculiarità che interessano non solo gli aspetti architettonici, paesaggistici e artistici, ma anche quelli legati alle proprie radici storiche e culturali. Per questo è importante – continua Sanzari – partire dalla considerazione che parte fondamentale della storia di Guardia Sanframondi sia quel particolare momento storico che genericamente si definisce sannitico.