Avrà luogo il 16 marzo, alle ore 16.30, presso l’Auditorium “G. Vergineo” del Museo del Sannio, il primo degli incontri previsti nell’ambito del progetto “Stregati dalla lettura”, nato dalla sinergia tra la sezione sannita dell’associazione “Piccoli Maestri” e la Fondazione Bellonci.
Dopo una fortunata stagione nella Capitale, in cui cinque autori tra i Piccoli Maestri hanno riletto cinque classici del secondo Novecento -vincitori del Premio Strega- agli studenti di alcuni istituti romani, “Stregati dalla lettura” approda nelle scuole della città che ha dato i natali al celebre premio letterario. Anche a Benevento, le studentesse e gli studenti degli istituti superiori incontrano dunque uno dei testi che costituiscono il DNA di un’intera nazione di lettori, capovolgendone la prospettiva, attraverso il loro sguardo, la loro fantasia e la loro sensibilità.
Saranno due le fasi della proposta, che rivelano e uniscono a loro volta due tratti distintivi del nostro territorio: il Premio Strega e la grande tradizione teatrale beneventana.
Durante la prima parte del programma, coordinato da Anna Lisa De Mercurio, tre gruppi di alunni appartenenti al Liceo Ginnasio “P. Giannone”, al Liceo Scientifico “G. Rummo” e all’ I.I.S. “G. Galilei – A. Vetrone”, leggeranno i “Sessanta racconti” di Dino Buzzati, accompagnati in questo da incontri con gli scrittori appartenenti al gruppo sannita dei Piccoli Maestri: Fabrizio Coppola, Rita Pacilio, Isabella Pedicini e Melania Petriello. Nella seconda parte, rielaboreranno liberamente in forma teatrale le suggestioni letterarie dei testi, con il supporto della compagnia Teatro Eidos.
Le letture sceniche dei ragazzi verranno infine presentate al pubblico, in occasione di un evento conclusivo, e avranno poi uno spazio all’interno della sezione che il Festival “Benevento Città Spettacolo” riserva al Premio Strega.
L’incontro che si svolgerà il 16 marzo, patrocinato dalla Provincia di Benevento e aperto non soltanto agli studenti ma a tutta la città, vedrà protagonisti Fabrizio Coppola e Isabella Pedicini, introdotti da un intervento di Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci.