‘Partecipando alla prima riunione effettiva della Commissione Cultura – scrive Ni-cola Sguera del M5s in una nota – ho notato con piacere un clima di collaborazio-ne tra i membri, in particolare da parte dell’ex assessore Raffaele Del Vecchio, che è indubitabilmente detentore di un patrimonio di conoscenze sulle questioni, la legislazione, i finanziamenti, le strutture che, se messe a disposizione del bene comune, al di là dell’appartenenza, possono essere un preziosa risorsa al servizio della città.
Ho riscontrato, però, un limite nell’impostazione degli interventi, tutti focalizzati sull’entità delle risorse disponibili e, in particolare, dei finanziamenti, soprattutto regionali. È vero: «senza denari non si canta messa», ma quel che il M5S ha previ-sto nel Programma e reclamato negli interventi dei giorni scorsi è un mutamento di paradigma nel settore cultura e arti. Dalla logica della filiera che cala dall’alto le risorse, di cui l’Assessore al ramo diventa il mediatore, bisogna passare ad una programmazione largamente condivisa da tutti gli attori competenti presenti sul territorio. Le risorse, insomma, vanno attivate, come abbiamo già avuto modo di scrivere con Antonello Rapuano, sulla base di un progetto di ampio respiro, for-temente partecipato. Per questo prendo atto con piacere di quanto ribadito dall’assessore Picucci, presente alla riunione: a settembre si convocheranno degli “Stati generali della cultura” (e della arti, aggiungo), e si inizierà a lavorare su un organismo di partecipazione (per altro prevista dallo Statuto, che svolga una fun-zione consultiva rispetto all’Assessorato.
Ho posto all’attenzione della Commissione anche la questione della Fondazione Città Spettacolo su cui bisognerà prendere una decisione, dopo un dibattitto aper-to all’opinione pubblica e ai soggetti politici: rilanciarla seriamente o abolirla, te-nendo conto del ridimensionamento, avvenuto dal 2005, anno di sua istituzione, di Città Spettacolo e del mancato coinvolgimento di altri enti? Di fatto, allo stato at-tuale la Fondazione duplica funzioni che l’Assessorato potrebbe svolgere autono-mamente (come di fatto è accaduto in questi 11 anni).
Si è discusso della questione dei teatri, in particolare quello Comunale. Ho suggeri-to che, nel momento in cui il finanziamento complessivo di un milione e mezzo (fra Ministeri e Regione) sarà utilizzabile è necessario coinvolgere la Sovrintendenza per chiudere la galleria con cancellate ed evitare lo sconcio attuale.
Sulla sollecitazione di Del Vecchio ad approvare, finalmente, la donazione di Mimmo Paladino delle opere contenute nell’Hortus Conclusus, superando obiezio-ni spesso cavillose che in questi anni l’hanno impedita, il M5S si impegna sin da ora.
A Renato Giordano, presente alla riunione, ho chiesto due cose: la rinunzia ad una parte del suo cachet (che dovrebbe essere di 15.000 euro, molto elevato rispetto al budget complessivo della manifestazione) e l’impegno, preso in campagna elettora-le “corampopulo”, a dare visibilità, in qualche modo alle problematiche del mondo LGBT. Sarebbero entrambi gesti di grande coraggio in una città che ha bisogno di segni che abbiano l’efficacia della concretezza’.