E’ un gol con dedica, il primo di Fabio Lucioni in maglia giallorossa. Il difensore lo dedica alla sua futura moglie. “Il gol lo aspettavo da parecchio – dice Lucioni – Il vizio del gol l’ho sempre avuto e quest’anno mi stava mancando.
Siamo scesi in campo consapevoli che si trattava di una partita importante. Dovevamo mettere pressione alla Salernitana. Vincere per tenere aperto il campionato.
Siamo stati aggressivi fin da subito perché si giocava in casa. Nelle ultime uscite eravamo stati un po’ molli. Prima del Melfi avevamo caricato troppo. Ed eravamo un po’ appesantiti. Adesso le cose stanno andando meglio.
Oggi Umberto (Eusepi, ndr) non ha segnato, ma si è messo al servizio della squadra: ha fatto segnare e recuperato molti palloni. Ci ha fatto rifiatare. Per il lavoro che svolge è importante. Poi è fisicamente forte.
Le punizione dal limite le ottieni se in zona gol ci arrivare fluido, giocando a due tocchi, con scambi veloci che possono prendere alla sprovvista l’avversario che è costretto a fare fallo. Ma quando si vince va bene lo stesso”.
CAMPIONATO – “Il campionato non è finito. Noi ci crediamo. E’ da luglio che ci stiamo battendo per inseguire un sogno, un traguardo che è ancora possibile raggiungere. Noi ci crediamo più dei tifosi.
I numeri dicono che i campionati si vincono con una difesa solida. Ma per me la difesa è formata da tutta la squadra, compreso gli attaccanti. Sono felice quando Eusepi rincorre l’avversario per recuperare palla, togliendoci le castagne dal fuoco.
Un periodo simile, in cui abbiamo avuto qualche difficoltà, l’abbiamo passato anche all’andata. Quelle ¾ partite in cui avevamo ricaricato, finendo un po’ per soffrire. Non vuole essere un alibi, però quando ti mancano parecchi giocatori per lungo termine ci può stare un calo fisico.
Possiamo fare risultato su qualunque campo. Noi guardiamo in casa nostra. Poi se qualcuno ci fa un regalo ce lo prendiamo”.
di Edoardo Porcaro