Non è andata come sperato. La prima di mister Daniele Cinelli sulla panchina del Benevento finisce con un pareggio contro una squadra in zona playout. Voleva vincerla l’ex bandiera giallorossa. Ma allo stesso tempo è consapevole delle difficoltà legate al cambio di allenatore e all’introduzione di diverse metodologie di gioco.
“Ci aspettavamo di vincere” – dice mister Cinelli in sala stampa, al termine della partita – “Purtroppo non è arrivata, ma ciò non ci preoccupa. Siamo consapevoli dei vari motivi per i quali la squadra non sta rispondendo. Lo sapevamo. Perché abbiamo cambiato metodologia”.
Il ritorno al 4-4-2, nel secondo tempo, non era previsto. E’ stato fatto perché abbiamo notato delle difficoltà con un modulo che stiamo provando da pochi giorni. E poi così facendo pensavamo di poter chiudere la partita. Purtroppo non è andata come speravamo. Sono convinto che abbiamo tra le mani una grande squadra. Sono i numeri a dirlo. In questo momento occorre solo lavorare un po’ di più. Il pareggio di oggi non ci spaventa. Siamo convinti di quello che stiamo facendo e tra tre settimane saremo pronti”.
In questo momento – spiega il tecnico – per via anche del cambio metodologia, la squadra non può essere brillante. Dobbiamo attendere. Anche le difficoltà che stiamo incontrando erano preventivate. Saremo pronti. Ne sono convinto”.
Sul ritorno dei lungodegenti De Falco e Doninelli dice: “Andrea De Falco è tornato e sta bene. Così come Doninelli. Entrambi ci possono dare una mano”.
Sul nuovo modulo: “Dal 3-5-2 ci aspettavamo qualcosa in più. Facciamo fatica ad allargarci e uscire con le due mezz’ali. Dobbiamo ancora lavorarci. In questo momento siamo in difficoltà e questo ha fatto subentrare anche un po’ di paura”.
Non ho visto del nervosismo in campo. Questo è un gruppo di ragazzi straordinario. Si sono messi a disposizione fin da subito, mostrando una gran dedizione al lavoro.
Le restanti due gare saranno 180 minuti in cui proveremo diverse soluzioni tattiche e allo stesso tempo proveremo a dare minutaggio a chi ha giocato di meno in modo che si possa arrivare bene ai playoff”.
di Edoardo Porcaro