“La nuova programmazione europea: quali opportunità per la Campania e le aree interne?” è stato il tema del convegno promosso dal Gruppo Ppe al Parlamento Europeo e tenutosi ieri pomeriggio presso l’Una Hotel “Il Mulino” di Benevento. All’incontro hanno partecipato il presidente del Consiglio Regionale della Campania, Pietro Foglia; il presidente dell’associazione “Mezzogiorno Nazionale”, Pasquale Viespoli; l’europarlamentare Fulvio Martusciello; e l’europarlamentare e segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa.
L’intervento introduttivo è stato curato da Gennaro Santamaria, segretario provinciale dell’Udc di Benevento, che ha elencato i pilastri della nuova agenda europea decisi dalla Regione Campania. “E’ stato deciso di finalizzare i fondi su obiettivi molto precisi – ha sottolineato Santamaria -. La Regione ha declinato la strategia europea in un documento strategico che dopo al centro le aree interne della Campania. Dobbiamo essere consapevoli che da questa crisi economica ci si può salvare soltanto stando assieme. E’ indispensabile fare massa critica su obiettivi comuni ed essere coesi nell’azione amministrativa”.
Sul piano politico, poi, il segretario provinciale dell’Udc ha auspicato il rinnovo della coalizione di centrodestra a sostegno di Stefano Caldoro anche se ha chiesto la negoziazione di un nuovo patto di alleanza: “Abbiamo compiuto un lavoro straordinario negli ultimi cinque anni, tirando fuori la Campania da una situazione di dissesto finanziario. Naturalmente ci sono delle criticità da superare affinché la coalizione ritrovi una coesione. La stessa cosa deve avvenire a Benevento. Lo abbiamo dimostrare alle elezioni provinciali ed auspico che questa capacità persista. Dobbiamo partire dai contenuti per comprendere chi deve guidare poi questa iniziativa politica”.
Sul tema dei fondi europei si è particolarmente concentrato l’intervento del presidente Foglia che ha tracciato un bilancio positivo della gestione Caldoro: “La Campania è la prima regione in termini di appalti con l’utilizzo delle risorse europei. La propaganda che le forze di opposizione mette in campo non è supportata dai numeri”. In merito alla nuova programmazione, il numero uno del Consiglio Regionale ha declinato le tre misure decise dalla Regione per una Campania sostenibile, innovativa e solidale con interventi mirati allo sviluppo agricolo, industriale e nel settore della sanità e dell’istruzione.
L’europarlamentare Martusciello ha sottolineato che “la Regione è fondamentale nello sviluppo della Campania e mai come in questo momento ne abbiamo sentito la presenza. Sono stati messi in campo progetti e finanziamenti in un ambito di programmazione. Uno strumento nelle mani degli amministratori che hanno potuto scegliere le priorità del proprio territorio. In questo contesto l’Europa deve svolgere un ruolo fondamentale e gli amministratori locali devono interagire con i parlamentari per cogliere le opportunità che ci sono”.
Il presidente Viespoli ha dichiarato che i fondi europei dovrebbero orientare la crescita e lo sviluppo del territorio e non l’attività di ordinaria amministrazione come è accaduto a Benevento dove con il programma Piu Europa è stata finanziata la realizzazione di fontane e marciapiedi. Per l’ex senatore, il Sannio deve affrontare due questione: la direzionalità di Benevento e l’accorpamento dei Comuni quale unico strumento per non restare fuori dai fondi europei. Secondo Viespoli esiste una potenzialità di sviluppo a partire dal polo della religiosità e dal turismo congressuale e sul piano della strategia politica ha detto che “nei periodi di crisi è fondamentale la qualità della proposta. Non è tempo di anagrafe ma di idee. Bisogna creare alternativa al centrosinistra, recuperando il rapporto tra politica e competenza e mobilitando le persone”.
Le conclusioni del convegno sono state affidate a Lorenzo Cesa il quale è partito dal lavoro che il gruppo del Partito Popolare Europeo sta compiendo all’interno dell’Europa per l’affermazione di alcuni valori centrali come la difesa della persona e della famiglia. Sulle elezioni regionali in Campania, il segretario nazionale dell’Udc ha lodato il lavoro compiuto durante la gestione Caldoro ma ha chiesto di rideterminare il programma perché sarebbe un errore riconsegnare la Regione nelle mani della sinistra.